24/08/2016 di Redazione

Pubblicità troppo indiscreta? Google ha deciso di punirla

A partire dal 10 gennaio 2017 le pagine Web per mobile contenenti banner invadenti scaleranno verso il basso grazie a una modifica dell’algoritmo di ranking. Nei prossimi giorni Big G rimuoverà anche l’etichetta “mobile-friendly” dalle Serp: ormai l’85% d

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Google sfodera nuovamente gli artigli contro i banner pubblicitari troppo invadenti. Big G ha infatti intenzione di modificare il proprio algoritmo di ranking per penalizzare le pagine Web, ottimizzate per mobile, che presentano inserti pubblicitari così grandi da oscurare il testo e da peggiorare di conseguenza l’esperienza utente. A partire dal prossimo dieci gennaio, quindi, le pagine che presenteranno banner “interstiziali” troppo invadenti perderanno posizioni nei risultati di ricerca. In un blog post, Google ha fornito tre esempi per far capire meglio in che modo le pubblicità potrebbero rendere i contenuti meno visibili. Il primo è forse il più classico: un popup che copre testo e immagini sottostanti, subito dopo l’accesso alla pagina dalle Serp o durante la navigazione.

Il secondo scenario è un annuncio “interstiziale” autonomo, che non copre tutto il contenuto ma che l’utente è obbligato a chiudere prima di proseguire l’interazione con la pagina. Infine, la terza modalità è forse la più subdola: sfruttare un layout in cui la parte superiore della pagina (above-the-fold) appare molto simile a un elemento “interstiziale” autonomo, ma dove invece il contenuto originale è stato allineato appena sotto la “piega” (il termine riprende il gergo della carta stampata, che indica la piega come la metà centrale di un foglio).

La modifica degli algoritmi non colpirà invece altri elementi “interstiziali” utilizzati per altri scopi, tra cui gli annunci della presenza di cookie, i contenuti dietro a un paywall o coperti da sistemi di verifica dell’età e tutti quei banner che occupano soltanto una parte accettabile di spazio. Ma Google ha annunciato anche una piccola novità per le Serp: siccome ormai circa l’85 per cento delle pagine è ottimizzato per smartphone e tablet, Big G ha deciso di rimuovere l’etichetta “mobile-friendly” introdotta nel 2014.

 

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