29/03/2016 di Redazione

Sicurezza, analytics e cloud faranno spendere i Cio statunitensi

Una ricerca eseguita su una cinquantina di chief information officer di aziende nordamericane svela le loro priorità di spesa per i prossimi anni: i budget andranno innanzitutto alla sicurezza, e poi alla migrazione sul cloud e agli analytics di Big Data

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La sicurezza informatica, la nuvola e l’analisi dei Big Data sono sul podio delle priorità dei Cio. Soprattutto su questa triade si indirizzeranno nei prossimi anni gli investimenti delle aziende statunitensi, come suggerisce un’indagine condotta nel mese di marzo dalla società di ricerca asiatica Nomura Holdings su una cinquantina di chief information officer di aziende nordamericane. Aziende che l’indagine indica come “medie e piccole”, ma che noi chiameremmo grandi e grandissime: due terzi delle realtà fatturano meno di un miliardo di dollari l’anno, il 30% ha un giro d’affari compreso uno e 5 miliardi e il 4% supera addirittura questa soglia.

Non si tratta, dunque, di uno spaccato rappresentativo dello scenario generale mondiale, ma comunque di un’indicazione interessante su una certa “avanguardia” di imprese che posso permettersi investimenti sostanziosi per il loro upgrade tecnologico (per capirci, il 38% degli intervistati ha a disposizione budget annui di oltre 25 milioni di dollari).

In generale, secondo gli intervistati anche nei prossimi anni la loro disponibilità di spesa aumenterà, anche se in modo non esaltante (+2% nel 2017). Il primo driver degli investimenti in It, secondo l’82% dei Cio, sarà la sicurezza, il secondo sarà il cloud computing (il 62% lo cita ai primi posti) e il terzo saranno gli analytics di Big Data (60%). Seguono, in ordine di citazione, il mobile (46%) e le tecnologie per il software-defined data center (18%).

 

 

Una riflessione a parte merita il cloud. È vero che, sul lungo periodo, il modello destinato ad affermarsi sarà quello ibrido, come da tempo molte altre ricerche e gli stesso vendor vanno ripentendo. E infatti, stando all’indagine di Nomura Holdings, il public cloud sarà la tipologia in più rapida ascesa, che passerà dall’ospitare l’8% dei workload (nel 2014) al 20% stimato dagli intervistati per l’anno 2018.

Non è difficile immaginare che, per queste aziende, la nuvola pubblica sarà associata a piattaforme di cloud gestite internamente, le quali garantiscono maggiore sicurezza e controllo su applicazioni e dati. Questa ipotesi trova conferma anche nelle percentuali emerse dal sondaggio: i carichi di lavoro appoggiati a cloud privati saliranno dal 17% del 2014 al 25% del 2018.

 

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