28/02/2019 di Redazione

Vodafone rincorre il 5G con la virtualizzazione di Vmware

Oggi i servizi Vmware per il "cloud delle telco" sono usati da Vodafone in 15 Paesi e 50 location, per oltre 300 funzionalità. Novità nell'offerta della software house rivolta ai Communication Service Provider.

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Circa 300 funzioni "core" della rete di Vodafone si basano sulla virtualizzazione, o meglio sulle soluzioni per la gestione software-defined e per la virtualizzazione delle funzioni di rete di Vmware. Il Mobile World Congress di Barcellona quest'anno è stato non solo il palcoscenico dei nuovi smartphone di Samsung, Huawei e concorrenti, ma anche l'occasione per rimarcare alcune alleanze. Quella con Vodafone per Vmware è solida ed è la più importante all'interno del mondo telco, e con lo sviluppo del 5G non potrà che consolidarsi ancora.

 

A Barcellona Vodafone ha fatto sapere che 300 funzioni del core network impiegano i servizi di Vmware, in 15 Paesi e in oltre cinquanta siti. "La capacità di essere flessibili e agili, mentre proseguiamo nell'automazizzare le operazioni e la gestione della nostra rete, può essere raggiunta solo attraverso un'infrastruttura software-defined", ha dichiarato Johan Wibergh, chief technology officer del Gruppo Vodafone. "Abbiamo fatto squadra con Vmware sulla base non solo della loro tecnologia ma anche della loro capacità di mettere in pista dei deployment adeguati alle nostre esigenze". Vodafone, assicura il Cto, grazie alla Network Function Virtualization (Nfv) ha velocizzato il time-to-market di nuovi servizi e ottenuto benefici economici, avvicinandosi sempre di più all'obiettivo di realizzare una "infrastruttura telco cloud".

 

Con questa espressione, “nuvola per le telecomunicazioni”, Vmware intende un’infrastruttura adeguata ad ambienti di cloud ibrido con particolari esigenze e requisiti da rispettare, come sono quelli degli operatori di telecomunicazione. Un’infrastruttura che preveda Api aperte, compatibilità con il sistema operativo Open Stack e con il software di orchestrazione dei container Kubernetes, possibilità di microsegmentazione della rete. La piattaforma “telco cloud”, inoltre, è ottimizzata per il 4G e il 5G: come intuibile, proporre una singola architettura che supporta entrambi gli standard facilita il graduale passaggio a quello di quinta generazione.

 

"Il 5G è a un punto di svolta”, ha commentato Shekar Ayyar, executive vice president, strategy and corporate development and general manager del telco Nfv Group di Vmware, “e le decisioni prese oggi avranno ripercussioni finanziarie e operative di vasta portata per i Communication Service Provider nel prossimo futuro. Allontanandoci dalle inflessibili architetture del passato definite dall’hardware e implementando il 5G come architettura completamente virtualizzata, le telco saranno in grado di battere i concorrenti con nuovi servizi a valore aggiunto e di migliorare le prestazioni e l’efficienza operativa delle proprie reti”.

 

 

Le novità di Vmware per le telco

A Barcellona non sono mancati diversi annunci di aggiunte all’offerta di Vmware per i Communication Service Provider. Tra i principali spicca una nuova release di Vmware Smart Assurance, integrata con vCloud Nfv (virtualizzazione delle funzioni di rete) e con SD-Wan by VeloCloud (configurazione software-defined delle Wide Area Network). Con questa versione di Smart Assurance, la numero 10, è possibile identificare le cause del funzionamento non ottimale di reti e applicazioni, le inefficienze nel consumo di risorse e lo stato dei servizi in relazione agli Sla; è possibile, inoltre, automatizzare il rilevamento di oltre quattromila dispositivi fisici e virtuali attraverso le reti delle telco. Lo scopo è sia quello di migliorare i servizi, rispettando gli accordi sugli Sla, sia quello di mantenere stabili le configurazioni e prevenire gli incidenti di rete. La nuova release, inoltre, fornisce supporto per Nsx SD-Wan by VeloCloud e si integra con Vmware Integrated OpenStack e Vmware vRealize Operations.

 

Aggiornamenti anche per Smart Experience, soluzione che esegue analisi sui dati di streaming in tempo reale; per Nsx-T Data Center, una componente di vCloud Nfv che applica un overlay di rete software in tutta l’infrastruttura Nfv (la release 2.4 offre livelli ancora più elevati di scalabilità cloud, semplicità operativa, resilienza e prestazioni); per vCloud Nfv 3.0 (per protezione di reti cloud multi-tenant, deployment multi-sito efficienti, prestazioni di classe carrier, gestione avanzata del networking e delle operations).

 

Vmware, infine, ha fatto sapere di aver esteso il proprio programma di certificazione “Vmware Ready for Nfv”, con il quale le soluzioni di partner di canale ottengono un “bollino” di garanzia di buon funzionamento sulle reti dei clienti. Finora sono state certificate più di cento Virtual Network Function di 85 fornitori nel mondo.

 

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