11/03/2025 di Giancarlo Calzetta

Google Gemini AI: il raddoppio della produttività non è un miraggio

Le promesse della GenAI in azienda sembrano mirabolanti, ma dai clienti arrivano esempi virtuosi che sembrano confermare l'incredibile potenzialità, e trasversalità, della tecnologia.

Raffaele Gigantino, country manager di Google Cloud

Raffaele Gigantino, country manager di Google Cloud

Siamo ancora agli inizi della curva d’adozione e già il futuro dell’AI in azienda sembra estremamente promettente non solo guardando le proiezioni e previsioni degli analisti, ma soprattutto ascoltando le voci che arrivano dalle aziende. Durante un evento di Google Cloud dedicato all’AI generativa, che ormai è diventata pervasiva in Google Workspace e ampiamente disponibile anche in ambiti diversi come Notebook LM, il country manager per l’Italia di Google Cloud Raffaele Gigantino ha mostrato qualche numero interessante.

Serve un approggio "aggressivo" per avere risultati

Il primo dato è che l’adozione dell’AI nelle aziende mondiali sta subendo una impennata, passando dal 52% del 2023 al 72% del 2024. Le notizie migliori, però, arrivano dal punto di vista dell’operatività e produttività: il 45% delle aziende che dichiara di usare con successo l’intelligenza artificiale vede un miglioramento della produttività che supera il raddoppio rispetto ai tempi in cui non la usava. I motivi per questa incredibile accelerazione sono probabilmente in parte legati a revisioni dei processi produttivi propedeutici all’utilizzo dell’AI, ma resta il fatto che si tratta di un risultato molto importante alla portata di tutti.

In particolare, sembra proprio che l’AIpossa portare benefici in tutte le divisioni aziendali se si prepara il terreno nel modo giusto. Piergiorgio Grossi, chief innovation and data officer di Credem, ha da subito creduto nelle potenzialità di questa tecnologia e per questo il suo approccio è stato molto “aggressivo”, ma forse proprio per questo anche efficace.

Lasciare che siano i dipendenti a capire come usarla

Appena l’azienda ha dato l’ok al progetto, Grossi ha creato una sorta di “task force” interna composta da dipendenti operanti in diverse divisioni affidandogli il compito di usare l’AI generativa. Il risultato è che nell’arco di due anni si sono sviluppati (quasi) spontaneamente 239 diversi ambiti d’uso per la GenAI, distribuiti in maniera quasi uniforme e trasversale nell’azienda.

L’impatto è stato importante e ha reso molto più semplici una serie di incombenze poco gradite ai dipendenti che hanno liberato tempo per attività molto più proficue. “Uno degli ambiti in cui la Gen AI ha funzionato meglio”, ha raccontato Grossi, “è stato quello della compliance. Lavorando in un ambito finanziario, la nostra azienda deve seguire una regolamentazione rigorosa e produrre molti documenti per le autorità di controllo. Con la GenAI abbiamo automatizzato una procedura per tradurre i documenti che produciamo per uso interno nei formati richiesti dei vari enti.”

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Il futuro è usarla ovunque e formare i dipendenti

Per il futuro, Grossi punta a portare l'AI generativa in tutte le divisioni lasciando che siano i dipendenti a esplorare e capire dove può semplificargli la vita, un approccio molto smart all’annoso problema della competenza specifica. Il fatto che la GenAI sia una tecnologia vuol dire che il reparto IT è sicuramente quello più indicato per metterla a disposizione dell’azienda, ma capire come possa ottimizzare i processi interni diventa molto più veloce se in prima linea vengono posti i dipendenti che li sfruttano tutti i giorni.

Un altro punto molto interessante emerso durante la discussione con le aziende, messo in luce da Nicola Portolano, strategic operation e AI manager in Menarini, è che l’arrivo della GenAI ha portato il 90% dei dipendenti a vedere un miglioramento della qualità del loro lavoro. Per questo, nei prossimi mesi punteranno a espanderne l’uso coprendo tutte le divisioni e facendo leva sulla formazione, in modo da estrarre il massimo valore da uno strumento che durante questi mesi di test ha dato prova di grandissime potenzialità.

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