07/12/2023 di redazione

L’AI generativa amica dell’accessibilità nella visione di Microsoft

L’azienda porta avanti la propria visione di tecnologia inclusiva “by design”. Con Microsoft Copilot arrivano nuovi strumenti che aiutano ad abbattere le barriere.

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L’AI generativa ha uno stretto rapporto con l’accessibilità, dunque con temi oggi sempre più sentiti dai consumatori e dalle aziende, quali la diversità e l’inclusione. E per Microsoft, in particolare, l’intelligenza artificiale può essere un potente strumento a supporto dell’accessibilità, che avrà risvolti sulla qualità della vita e anche sulle opportunità di lavoro di milioni di persone solo in Italia. Non si tratta, infatti, di un tema di nicchia: secondo un’indagine di Istat e FightTheStroke, il 5,2% dei residenti in Italia ha una qualche forma di disabilità. E per questa fetta di popolazione le opportunità professionali sono spesso difficili da cogliere, se non precluse. In Italia tra i disabili il tasso di occupazione è del 45,6%, inferiore alla media europea del 47,3%.

“In Italia il divario occupazionale tra le persone con e senza disabilità è del 35,9%”, ha commentato Federico Suria, Direttore Divisione Enterprise Commercial di Microsoft Italia. “Le tecnologie digitali offrono opportunità uniche per ridurre questo gap, permettendo a individui con disabilità di partecipare attivamente alla società anche attraverso una completa inclusione in ambito lavorativo. Come Microsoft ci impegniamo affinché nessuno sia lasciato indietro”.

L’azienda sta mettendo in pratica questo impegno con diverse iniziative. Un esempio è Microsoft AI for Inclusion, una call to action rivolta ad aziende, startup, associazioni e mondo accademico: l’invito è a mettere insieme competenze, esperienze e abilità per creare progetti che facciano leva sul digitale, tesi ad abbattere le disparità. In particolare, si punta a promuovere l’inclusione sociale e abbattere le barriere di accesso al lavoro per le persone con disabilità.

Molti clienti e partner di Microsoft hanno già colto questa sfida: presenti all’annuncio della “call to action” c’erano, lo scorso 30 novembre, AccessiWay, Alleanza Assicurazioni (gruppo Generali), Generali, Associazione Italiana Dislessia, Capgemini, CNR, Diversity LAB, EY, FightTheStroke, Fondazione ASPHI Onlus, ISTAT, Novis Games, Politecnico di Milano, Poste Italiane, Rai-CRITS, Telepass, UICI, Unicredit e URBI.

“Vogliamo sensibilizzare aziende pubbliche e private su un tema così cruciale, estendendo il dibattito e implementando progetti e iniziative concrete per consentire a tutti di esprimere il loro pieno potenziale grazie al digitale. riducendo disparità e promuovendo una partecipazione più equa a livello sociale ed economico”, ha aggiunto Suria.

Federico Suria, Direttore Divisione Enterprise Commercial di Microsoft Italia

Federico Suria, Direttore Divisione Enterprise Commercial di Microsoft Italia

L’hackaton (AI for Inclusion) rientra in un più ampio impegno di lunga data di Microsoft per l’inclusività “by design”, cioè inserita nei prodotti e servizi fin dalla loro progettazione. Ma come può l’intelligenza artificiale contribuire? La grande rivoluzione della GenAI è una rivoluzione di dati e capacità, ma è anche e innanzitutto una rivoluzione di interfaccia. E l’uso di comandi vocali (in linguaggio naturale) al posto di mouse e tastiera, se per molti utenti è una notevole comodità, per altri è una necessità. Apre, cioè, l’accesso ad attività e applicazioni altrimenti precluse.

Microsoft Copilot, inoltre, grazie all’uso del linguaggio naturale può aumentare l’efficacia delle tecnologie assistive integrandovi capacità di traduzione simultanea, input vocali, sottotitolazione e descrizione delle immagini.

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