Uno scorcio del nuovo Fanuc Experience Center 5.0, attivo nella sede di Lainate
Gli effetti positivi del 2022, sull’onda della ripresa post-Covid, sono già terminati e nel 2023 il mercato dell’industria manifatturiera ha segnato, in base alle stime di Prometeia/Intesa Sanpaolo, una flessione dello 0,9%. La stessa fonte indica per il prossimo biennio un ritorno alla crescita, confinato però su percentuali prossime all’1%.
Di fronte a uno scenario complessivo poco incoraggiante, ci saranno però aree destinate a fare significativa eccezione. La banca dati dell’Asi (Analisi dei Settori Industriali) mette in evidenza come già nel 2023 i segmenti dell’auto/moto, dell’elettronica/elettrotecnica, del largo consumo e del farmaceutico abbiano registrato un andamento positivo e per questi la situazione resti favorevole anche a medio termine. Miglioreranno le cose anche per aree come la meccanica, gli alimentari e bevande, il sistema moda e gli intermedi chimici, fra gli altri: “In questi comparti, a trainare il mercato saranno le realtà maggiormente impegnate nelle transizioni al digitale e al green”, indica Marco Delaini, managing director di Fanuc Italy.
Il panorama appena tratteggiato si addice alla multinazionale giapponese storicamente impegnata nei settori delle macchine a controllo numerico e dei robot industriali: “I megatrend nel nostro comparto riguardano soprattutto le applicazioni intelligenti, gli sviluppi aumentati dall’AI e l’implementazione di tecnologie sostenibili”, conferma Delaini. “Noi lavoriamo con i nostri stakeholder per anticiparli e proporre prodotti e soluzioni attente alla competitività, al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del fattore umano”.
Marco Delaini, managing director di Fanuc Italy
In Italia, l’azienda aveva chiuso il 2022 con un giro d’affari record di 193 milioni di euro, mentre nel 2023 il dato è stimato in leggero calo, a 191 milioni, “causa qualche tensione nel comparto delle macchine utensili e l’effetto della fine delle agevolazioni legati a Industria 4.0”, commenta Delaini. Ciononostante, il numero dei dipendenti è salito a 174 unità (erano 171 l’anno precedente) e sono state rafforzate alcune iniziative proiettate verso il futuro sia a breve che a lungo termine. Fra queste, rientra un progetto, realizzato in collaborazione con Sanoma, che ha coinvolto un centinaio di scuole italiane in laboratori e corsi certificati di robotica. A questo si sono aggiunte le Olimpiadi, che hanno convolto oltre cinquecento ragazzi di una ventina di scuole e iniziative green come il Re-Generation Program, indirizzato al recupero di macchine utensili dismesse dopo il loro ciclo di vita medio (più o meno sette anni) per allungarlo al doppio.
Dalla collaborazione tra Fanuc Italia e IndexLab, laboratorio di ricerca specializzato in design e innovazione, affiliato al Politecnico di Milano, è poi scaturita un’innovativa applicazione robotica pensata per integrarsi nel contesto della produzione industriale, in particolar modo nel mercato dell'architettura e del design di interni. Alla base, si trova un sistema che sfrutta l'intelligenza artificiale per eseguire operazioni complesse. Il modello sviluppato è in grado di interpretare informazioni acquisite sotto forma di pattern e texture, le elabora poi in modo tempestivo e le traduce in un linguaggio comprensibile ai robot.
Il cuore di questa novità consiste in un processo avanzato di produzione, in cui i robot Fanuc riproducono fedelmente i pattern di input attraverso precisione e velocità nelle lavorazioni di taglio a caldo. Questo rappresenta un passo avanti non trascurabile nel panorama dell'automazione, soprattutto in un mercato creativo e all'avanguardia come quello dell'architettura e del design di interni.
L'unione sinergica tra intelligenza artificiale e robotica si traduce in un’ottimizzazione dell'efficienza e della precisione nei processi industriali.