18/06/2024 di Roberto Bonino

Acronis si aggiorna all’Xdr per attirare gli Msp

L’ultimo passo avanti del vendor punta a rafforzare le opzioni di proposta di servizi gestiti di sicurezza, aggiungendo supporto formativo e commerciale per aggredire il mercato italiano.

Denis Cassinerio, senior director Emea di Acronis, durannte la presentazione di Xdr

Denis Cassinerio, senior director Emea di Acronis, durannte la presentazione di Xdr

I cyberattacchi diventano sempre più sofisticati ed espongono le aziende a rischi crescenti. Casi recenti come quelli accaduti a Benetton, Synlab o Fiab danno un’idea della gravità della situazione e della tipologia di bersagli colpiti. Secondo i dati forniti da Acronis, sono stati esfiltrati già oltre 6 Tb di dati in Italia nella prima parte del 2024, la malware detection è passata dal 18 al 25% e continua a crescere il numero di attacchi ransomware andati a buon fine.

Gli attori che oggi meglio possono supportare le aziende nelle azioni di contrasto appaiono gli Msp, che però vanno dotati di soluzioni e competenze utili renderli operatori credibili agli occhi dei loro potenziali clienti. Nata nel backup e nella active protection, Acronis si propone oggi come interlocutore di riferimento per questi soggetti: “Disponiamo di una piattaforma articolata che non si occupa solo di protezione, ma anche di recovery e analisi”, descrive il presidente della società, Gaidar Magdanurov. “Vogliamo fare in modo che gli Msp possano fornire garanzie a clienti che lavorano con ambienti eterogenei e budget limitati”.

L’ultima evoluzione tecnologica del vendor si chiama Xdr e intende andare oltre la proposta della semplice protezione degli endpoint (il classico Edr) per fornire una soluzione estesa e integrata per la protezione dei dati, la gestione dei terminali e la ripartenza automatica in caso di incidente. Come anticipato, si tratta di una proposta studiata per gli Msp, essendo basata su un agent e una consolle unici per tutti i servizi, cui si aggiunge una piattaforma personalizzabile per l’integrazione di tool supplementari in uno stack tecnologico unificato.

Gaidar Magdanurov, presidente e Denis Cassinerio, senior director e general manager Sud Emea di Acronis

Gaidar Magdanurov, presidente e Denis Cassinerio, senior director e general manager Sud Emea di Acronis

Per proteggere i loro clienti, gli Msp che propongono servizi di sicurezza devono generalmente far coesistere diversi strumenti, con potenziali problematiche di complessità e costi di implementazione e manutenzione: “Noi proponiamo una soluzione all-in-one”, sottolinea Denis Cassinerio, senior director e general manager Sud Emea di Acronis. “Grazie all’intelligenza artificiale e all’automazione, Xdr può generare azioni di risposta e ridurre il tempo necessario per contenere le minacce”.

Nella realtà di molte aziende italiane, tuttavia, oggi siamo ancora fermi alla classica endpoint protection: “Il problema è che per fare il salto verso l’Edr servono anche maggiori skill, che aumentano ulteriormente se si punta all’Xdr”, prosegue Cassinerio. “Ecco perché, accanto alla tecnologia, serve la capacità di offrire formazione. Noi abbiamo un’academy molto attiva per i nostri partner. Ne abbiamo 178 certificati e i corsi più gettonati riguardano proprio le tematiche di sicurezza, backup e disaster recovery avanzati. Non a caso, i workload su server gestiti sono aumentati del 25% in un anno, i ticket sono calati del 40%, ma soprattutto le vendite sono cresciute del 104%”.

Gli sviluppi per Acronis non si fermano qui: “Puntiamo all’Mdr, per poter fornire un supporto evoluto in presenza di attacchi complessi, ma anche alla protezione delle email fino a quelle archiviate, anche per venire incontro alle esigenze di compliance delle aziende”, anticipa Magdanurov.

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