Portare concretezza nei progetti che riguardano l’intelligenza artificiale e, in particolare, l’Agentic AI: Kyndryl è tra i fornitori di servizi oggi particolarmente impegnati in questa missione. Oltre alle collaborazioni tecnologiche avviate con Microsoft e con Google, l’azienda propone un proprio framework per l’adozione dell’AI agentica, fatto di metodologie, strumenti operativi e casi d’uso. Il Kyndryl Agentic AI Framework, questo il nome, è appena stato aggiornato con nuove funzionalità e con la promessa di aiutare i clienti a superare la fase pilota, a passare alla concretezza e a “scalare”.
Tra le novità, spicca una funzionalità che permette di orchestrare i sistemi di Agentic AI in uso, ma anche di metterli in sicurezza e di “scalare” l’infrastruttura tecnologica per adattarla ai flussi di lavoro di intelligenza artificiale agentica. Kyndryl mette anche a disposizione le proprie capacità di “ingestione agentica”, che coprono l’analisi del codice, le policy, le interdipendenze dei dati, la gestione degli obiettivi e insight di business. A tutto ciò si applicano dei meccanismi di protezione (che Kyndryl chiama guardian concept) che permettono di ottenere operazioni di agentic AI autonome, trasparenti e conformi alle regole.
All’interno di questo framework è anche possibile definire dei “modelli di workforce futura”, come li chiama Kyndryl, ovvero definire i ruoli che gli agenti svolgeranno in azienda e le modalità di interazione con le persone, con i dipendenti. I modelli servono anche per individuare i ruoli professionali e le competenze necessarie per mettere a frutto la collaborazione tra persone e AI.
Per “costruire” materialmente gli agenti AI entra in gioco lo strumento agent builder di Kyndryl, che si basa sia sul citato modello di collaborazione uomo-AI, definito da ciascun cliente, sia su architetture di riferimento settoriali e di dominio. Inoltre è possibile attingere a un catalogo di agenti AI e di workflow già esistenti, così da facilitare la progettazione, i test e il deployment per casi d’uso come la scrittura di codice, l’esecuzione di test, l’automazione di processi complessi. I sistemi di agentic AI creati dall’agent builder sono già pronti all’uso e conformi agli standard di sicurezza e compliance.
“Grazie a decenni di esperienza nelle infrastrutture mission-critical, alla proprietà intellettuale e alla nostra metodologia di consulenza sull’AI, Kyndryl è pronta a guidare i clienti in questo cambio di paradigma verso l’agentic AI”, ha commentato il chairman e Ceo del’azienda, Martin Schroeter. “Il nostro approccio differenziato integra gli agenti all’interno di ambienti complessi e consente alle organizzazioni di scalare l’AI in tutte le operazioni, accompagnandole nel percorso per diventare AI-native”.
Tra i nuovi contratti firmati da Kyndryl, fa sapere l’azienda, uno su quattro contiene dei componenti legati all’AI, inclusi servizi di architettura dati, cloud e digital workplace. Tra i progetti già realizzati, spiccano casi di clienti del settore assicurativo (che usano gli agenti AI per la generazione di documenti, la compliance e l’analisi dei dati per i processi decisionali), enti pubblici (connessione e semplificazione di processi governativi che coinvolgono più dipartimenti) e banche (automazione dei processi di onboarding).