Sugli stipendi dei dipendenti d'azienda, l’Unione Europea ha deciso che dovrà esserci più trasparenza ed equità. Varata nel 2023, la Direttiva UE sulla trasparenza salariale prevede una serie di doveri che diventeranno progressivamente obbligatori a partire dal 2026, con diverse modalità e tempi a seconda della dimensione aziendale. Obiettivo: garantire maggiore trasparenza ed equità di trattamento economico per dipendenti e collaboratori, anche nell’ottica di eliminare il gender pay gap e altre forme di ingiustizia nelle retribuzioni.
Le aziende dovranno, innanzitutto, verificare che i propri sistemi retributivi e di assunzione del personale si basino su principi di merito e non discriminatori (nei confronti delle donne e in generale). Inoltre, in caso di richiesta del dipendente, le aziende dovranno saper fornire dettagli sull’equità di retribuzione rispetto alla busta paga di colleghi di simile ruoto e seniority.
Qui entra in gioco la tecnologia e in particolare gli analytics. Workday, azienda specializzata in software per i processi di contabilità e risorse umane, ha presentato una soluzione ad hoc per la conformità alla nuova direttiva europea. Sviluppato insieme a Kaynos, software house di Dublino, il Pay Transparency Analyzer è un programma che analizza i dati relativi alle retribuzioni, alla demografia e alle performance di un’azienda, per determinare se esistano immotivati divari di retribuzione.
Non ci si ferma qui: la soluzione può identificare le cause dei divari, quantificare i budget necessari per colmarli e proporre raccomandazioni mirate. Per fare tutto questo, Pay Transparency Analyzer integra in un framework sicuro le informazioni presenti nell’enorme database di Workday con fonti esterne, per poi generare report e dashboard differenziati in base ai requisiti dei singoli Paesi.
Gli addetti al reparto risorse umane e contabilità ottengono, così, una visione chiara per supportare audit, valutazioni e potenziali contenziosi. A detta di Workday, tutto questo aiuta le aziende ad affrontare le nuove regole europee con decisioni proattive, anziché solo in logica di obbligo di compliance. Aiuta, inoltre, a rafforzare una cultura aziendale di equità. Alcuni clienti di Workday stanno già utilizzando il nuovo Pay Transparency Analyzer, che passerà in disponibilità generale nei prossimi mesi.
“Il panorama della trasparenza retributiva sta evolvendo rapidamente e le aziende hanno bisogno di soluzioni che non solo le aiutino a rispettare i requisiti normativi, ma che affrontino anche le persistenti disuguaglianze nelle retribuzioni”, ha commentato Angelique De Vries-Schipperijn, president Emea di Workday. “La nostra collaborazione con Kainos per il lancio di Pay Transparency Analyzer aiuterà i clienti a rispettare le normative UE e globali, e sostenere i loro sforzi per posizionarsi come azienda di riferimento in un mercato del talento altamente competitivo”.
“Siamo orgogliosi di rafforzare la nostra partnership con Workday attraverso il lancio di Pay Transparency Analyzer”, ha detto Malachy Smith, Workday global practice leader di Kainos. “Questa potente soluzione mette insieme la vasta esperienza di Kainos e la piattaforma leader di settore di Workday, aiutando le organizzazioni ad affrontare con sicurezza le normative in continua evoluzione sulla trasparenza salariale”.