04/07/2014 di Redazione

Boole Server, un'italiana nella Silicon Valley

L’azienda, specializzata in soluzioni per la sicurezza dei data center, ha inaugurato una nuova sede a San Francisco. La rete commerciale comprende ora una cinquantina di partner in 20 Paesi del mondo.

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Il Made in Italy esportato nel mondo non è soltanto quello dell’agroalimentare e della moda, ma anche quello della tecnologia. Nell’ambito delle soluzioni per la sicurezza informatica e dei data center, l’italiana Boole Server ha fatto un ulteriore passo dentro al mercato internazionale inaugurando una nuova sede niente meno che a San Francisco, fra i “giganti” It della Silicon Valley.


Si tratta dell’esordio di Boole Server con una presenza diretta negli Stati Uniti. L’ufficio californiano va ad affiancarsi al quartiere generale di Milano e alle sedi inaugurate lo scorso aprile nel Regno Unito (Staines, vicino a Londra) e in Francia (Parigi), e getta nuove basi per allargare una rete commerciale già comprensiva di circa 50 partner in oltre 20 Paesi di Europa, Nord Africa, Medio Oriente, Asia e America Latina.

“Riteniamo che le nostre soluzioni siano oggi mature e pronte per penetrare efficacemente il mercato statunitense”
, ha affermato Valerio Pastore, chairman del board di Boole Server. “L’apertura dell’ufficio di San Francisco conferma la nostra strategia di implementare l’attuale canale distributivo, alla luce di risultati che continuano a darci grandi soddisfazioni superando persino le nostre migliori aspettative. San Francisco, avamposto della Silicon Valley e fucina di tutte le grandi innovazioni nel settore, è per noi un importante traguardo e al tempo stesso l’inizio di una grande sfida: una partita giocata contro i grandi player della protezione documentale direttamente a casa loro”.

Boole Server propone un approccio “data-centrico” alla sicurezza, basato non sulla difesa perimetrale bensì sulla crittografia e sulla protezione dei dati, anche su mobile. Le sue soluzioni sono adattabili a diversi settori verticali (inclusi automotive, healthcare, studi professionali, banche, assicurazioni) e permettono di di fornire e di condividere informazioni sensibili, di controllare ogni singola attività e di gestire l'accesso ai dati in tempo reale.

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