Per ora, in questa parte finale del caldo agosto 2023, per VMware è tempo di aggiornamenti a tutto campo, arrivati dal tradizionale appuntamento annuo di Explore. Nel frattempo, Broadcom ha ricevuto l’approvazione anche dalle autorità britanniche per l’acquisizione dell’azienda, per un valore di 61 miliardi di dollari. L’Ue si era già espressa favorevolmente e lo stesso hanno fatto diversi altri paesi, quindi Broadcom ora prevede di chiudere l’operazione entro il prossimo 30 ottobre.
Da quel momento, si potrebbero aprire diversi scenari, visti i precedenti del futuro neoproprietario con aziende come Symantec e Ca, brand storici sostanzialmente scomparsi dal mercato. Intanto, però, VMware vuol far capire di essere una realtà impegnata su tutti i fronti caldi dell’evoluzione tecnologica e da Explore 2023 (in corso dal 21 al 24 agosto) sono arrivati segnali di novità degni di nota.
La gestione semplificata di reti e sicurezza è il tema portante della console integrata per la piattaforma Sase e lo stack edge annunciata a Las Vegas e destinata a facilitare il controllo unificato di infrastrutture di rete, sicurezza e sistemi di calcolo delle aziende.
Dal tempo della pandemia in avanti, il concetto di Sase (Secure Access Service Edge), utilizzato per fornire servizi di protezione e di rete integrati e gestibili in cloud, ha preso piede in parallelo alla diffusione del lavoro remoto. Fin qui, tuttavia, le capacità delle soluzioni presentate non hanno raggiunto del tutto lo scopo di estendersi correttamente a tutte le periferie e garantire un’adeguata connettività con i data center centrali o il cloud. A questo vorrebbe porre rimedio VMware con Edge Cloud Orchestrator, nuovo strumento per la gestione unificata di VMware Sase ed Edge Compute Stack. L’intento, sintetizzato dal direttore marketing di prodotto Wendy Brown, è quello di “colmare il fossato fra reti e informatica di periferia, per consentire alle imprese di pianificare, implementare, eseguire, visualizzare e gestire applicazioni edge native”.
Ai generativa con Nvidia e 5G con diversi partner
Come accennato, non poteva mancare, in un evento come Explore 2023, qualche aggancio al tema più trendy del momento, ovvero l’Ai Generativa. La novità annunciata si chiama VMware Private Ai Foundation e si presenta come l’equivalente di Cloud Foundation per il cloud privato, ovvero uno stack software completo per progettare, implementare e amministrare i progetti di intelligenza artificiale “alla ChatGpt” sui dati delle imprese. Con una commercializzazione prevista per l’inizio del prossimo anno, Private Ai Foundation si presenta come una versione di vSphere studiata per prendere in carico le caratteristiche delle Gpu di Nvidia.
La tecnologia offre la possibilità per una macchina virtuale di accedere a 16 Gpu (anche se sono fisicamente allocate su un’altra macchina) e la revisione dello strato di rete per poter gestire il routing dei dati direttamente tra Gpu, attraverso il bus NvSwitch di Nvidia. I responsabili delle due aziende hanno sottolineato come le applicazioni interne eseguite sotto forma di Vm, soprattutto nelle grandi aziende, potranno ora comunicare direttamente con motori che comprendono i loro dati e li sanno contestualizzare, Di fatto, in questo modo VMware prova a evitare che le piattaforme di virtualizzazione possano restare escluse dalle infrastrutture di Ai in sviluppo, a causa dei molteplici colli di bottiglia che possono generare. Va notato che Dell, Hpe e Lenovo hanno già annunciato che i propri server Hgx (basati sulla configurazione bare metal standard di Nvidia) supporteranno Private AI Foundation quando sarà disponibile.
Un aggiornamento significativo è arrivato anche per la piattaforma applicativa Tanzu, in particolare per agevolare il lavoro degli sviluppatori a partire dal supporto di framework popolari come Spring 6 e Boot 3 e dalle capacità di personalizzazione più spinte. Inoltre, i carichi di lavoro sui server saranno resi sicuri by default e gli utenti possono integrare nella versione beta lo strumento di scansione di loro preferenza.
Da notare, infine, come lo scorso anno VMware avesse già presentato in anteprima un servizio gestito di private 5G, mentre a Explore è stato comunicato che la soluzione, battezzata Private Mobile Network, sarà commercializzata in autunno. Sviluppato sull'infrastruttura Sd-Wan di VMware, il servizio sarà disponibile nelle versioni 4G e 5G e sarà implementato da fornitori di servizi partner. Al momento sono inclusi Betacom, Boingo Wireless e Federated Wireless, ma è intento del vendor allargare la rete.