Il futuro di Intel è ancora incerto, ma le recenti indiscrezioni su una possibile acquisizione da parte di Tsmc o di Broadcom sembrano rafforzate da nuove voci di corridoio. Gli ultimi rumors, però, scartano l’ipotesi di uno spezzatino in entità distinte (fatto che indebolirebbe non poco la forza del marchio e della proprietà intellettuale costruita negli anni) e suggeriscono invece che l’intera Intel venga rilevata da un consorzio di aziende più o meno concorrenti.
Stando alle fonti confidenziali di Reuters, cioè a quattro “persone informate sui fatti”, Tsmc avrebbe proposto a Nvidia, Amd e Broadcom di formare una joint-venture che comprerebbe tutti gli asset di Intel. Le attività di fonderia andrebbero a Tsmc, che rafforzerebbe notevolmente la propria presenza negli Stati Uniti dopo il recente annuncio di un piano di investimenti da 100 miliardi di dollari. Le attività di ricerca, sviluppo e design spetterebbero a Nvidia, Amd o Broadcom (che diventerebbero anche clienti dei servizi di fonderia di Intel, o almeno così vorrebbe Tsmc). Qualcomm, invece, inizialmente coinvolta nella discussione si sarebbe poi defilata.
L’ipotesi di una joint-venture è stata discussa in quelle che le fonti definiscono come trattative in fase iniziale, cominciate già prima dell'annuncio dei 100 miliardi di dollari del piano di Tsmc e proseguite dopo di esso. In base all’accordo delineato finora, la taiwanese rileverebbe non più del 50% delle quote di Intel, e la restante parte dell’azienda andrebbe a uno o più di uno tra i potenziali sostenitori del progetto.
Qualsiasi eventuale accordo di vendita dovrà comunque avere il semaforo verde del governo statunitense, che dovrà valutarne gli impatti sul mercato e sulla concorrenza. A detta delle fonti, Donald Trump sarebbe ansioso di favorire la rinascita di Intel per preservare la superiorità tecnologica di un’azienda statunitense nel campo dei semiconduttori.
A detta di due degli insider, Intel avrebbe discusso con Tsmc in merito alla propria tecnologia di processo a 18A, considerata come troppo avanzata per gli attuali impianti della taiwanese. Secondo precedenti indiscrezioni di Reuters, Nvidia e Broadcomm starebbero portando avanti alcuni test di produzione con Intel utilizzando proprio la tecnologia 18A. La società di Santa Clara, intanto, è reduce dalla partecipazione al Mobile World Congress di Barcellona, dove tra le altra cose ha presentato i nuovi system-on-chip Intel Xeon 6.