19/03/2018 di Redazione

Google Chrome Enterprise dà più controllo ai team It

Il servizio di gestione degli endpoint di Big G è ora compatibile con quattro nuove piattaforme di Emm e aggiunge nuove policy per l’accesso a dati e applicazioni.

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Chrome Enterprise cresce e si arricchisce di partner e funzionalità. Lanciato lo scorso agosto, il servizio in abbonamento di Google per la gestione dei dispositivi aziendali è ora supportato da quattro nuove soluzioni di Emm (enterprise mobility management), che si aggiungono quindi a Vmware Airwatch. Le piattaforme compatibili sono Cisco Meraki, Citrix Xenmobile, Ibm MaaS360 e ManageEngine Mobile Device Manager Plus (divisione di Zoho). In questo modo le aziende clienti possono ora scegliere fra un ventaglio maggiore di prodotti, per identificare quello più adatto alle proprie esigenze o eventualmente ricorrere alla soluzione che già utilizzano. A livello di singole funzionalità, invece, Big G ha lavorato per aiutare gli amministratori a gestire più facilmente Chrome Os su infrastrutture legacy. L’aggiornamento di permette ai team It di configurare le estensioni direttamente da Group Policy Objects, mentre gli utenti possono accedere direttamente ai dispositivi Kerberos e Ntlmv2 sulla rete locale da Chrome Os.

Google ha ampliato anche il supporto per i setup più comuni a livello enterprise di Active Directory e ha migliorato il flusso di iscrizione per i certificati con Active Directory Certificate Services (Adcs). Inoltre, Chrome Enterprise si è arricchito di nuove policy che gli amministratori possono applicare per garantire/rimuovere accessi a dati e applicazioni su vasta scala.

I controlli sono ora oltre duecento e, tra i più recenti, spiccano l’inserimento in blacklist per le estensioni a seconda dei permessi richiesti, la possibilità di disattivare la registrazione da sistemi operativi obsoleti e il supporto per l’enrollment forzato e automatico per tutti i dispositivi Chrome che sono stati ripristinati.

 

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