15/12/2015 di Redazione

Il backup si adegua alle regole della nuvola con Ctera Networks

La soluzione Cloud Server Data Protection permette di eseguire il backup su un numero illimitato di server e in modo indipendente dall’infrastruttura. Supporta, infatti, gli ambienti costruiti su Amazon Web Services, Ibm Cloud, Microsoft Azure, OpenStack

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Automazione, semplificazione, sicurezza: ecco alcune delle promesse che Ctera Networks racchiude in Cloud Server Data Protection, la sua nuova piattaforma per la protezione dei dati e dei carichi di lavoro affidati alla nuvola, nata come alternativa alle tradizionali soluzioni per il backup impostate su un approccio “a silos”. Inadatte, dunque, per ambienti di cloud ibridi regolati da logiche diverse, spesso software-defined, e in cui le logiche impostate sui silos rallentano e complicano inutilmente le operazioni. La nuova soluzione è stata dunque progettata per i team addetti alle cloud operation, oggi costretti a ripensare le loro strategie di protezione dei dati.

Passando dall’eseguire il backup di server remoti sul cloud al dover gestire le applicazioni integralmente all’interno della nuvola, le aziende “si sono trovate di fronte a considerazioni architetturali e operative del tutto inedite per poter proteggere i propri dati”, fa notare l’analista di Esg Jason Buffington. “Ctera ha toccato una corda sensibile del mercato al momento giusto, con una soluzione che spiega direttamente alle aziende più lungimiranti come guardare alla tutela dei dati in modo complementare alle strategie di produzione e protezione complessive, dove l'agilità e i benefici economici del cloud possono farsi sentire”.

Ctera Networks sottolinea come la piattaforma sia “nativa nel cloud ma nel contempo indipendente da esso”. La soluzione, infatti, permette alle aziende di proteggere i dati all’interno dei propri Virtual Private Cloud e allo stesso tempo fa leva sui servizi nativi per lo storage a oggetti di qualsiasi nuvola pubblica, incluse ovviamente quelle di Amazon Web Services, Microsoft Azure, Ibm Cloud e OpenStack. Questa particolare capacità svincola le aziende dalle soluzioni per la protezione dati realizzate a livello di hypervisor o in modo specifico per una determinata piattaforma.

Le funzioni di backup già sviluppate da Ctera Networks per la sua Enterprise File Services Platform vengono ora estese agli ambienti cloud e possono proteggere angli gli endpoint e le sedi remote. Il vantaggio della semplificazione risiede nel fatto che tutte le attività vengono gestite da un’unica console, che può coprire migliaia di tenant e decine di migliaia di server. Quanto alla sicurezza, il fatto che i dati vengano cifrati direttamente dall’utente, alla fonte, elimina il rischio che un amministratore possa ripristinare dei dati, magari sensibili, recapitandoli alla persona sbagliata.

 

 

Per quanto riguarda, invece, i vantaggi di automazione, la piattaforma riduce al minimo gli interventi manuali associati alla gestione del backup, e lo fa attraverso Api Restful, template di configurazione e rilevamento automatico dei server basato su policy. Sono inclusi strumenti di backup consistenti dal punto di vista applicativo e per il ripristino granulare a livello di file di Microsoft Sql Server, SharePoint e altre applicazioni presenti in qualsiasi infrastruttura cloud. Va infine segnalato come, per rendere più efficienti le reti e l’organizzazione dello storage, inoltre, la piattaforma includa tecniche di deduplicazione e compressione source-based; utilizzando un’architettura incrementale per la protezione dei dati, infine, si minimizzano i costi di reti e storage e si possono eseguire backup ottimizzati su Wan, attraverso differenti cloud e regioni geografiche.

 

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