22/09/2025 di Giancarlo Calzetta

il futuro dell’aviazione passa dai dati e dall'AI

Il traffico aereo globale ha superato i livelli pre-pandemici e le compagnie hanno riportato ricavi record, ma le sfide non mancano: dai costi del carburante all’instabilità geopolitica, dalle interruzioni nelle catene di fornitura alla carenza di competenze, fino alla complessità delle infrastrutture IT da gestire. Ovviamente l'IA può fare molto...

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Per affrontare la combinazione di crescita e criticità del traffico aereo e delle compagnie di volo, l’IA offre strumenti in grado di aumentare la redditività, migliorare l’esperienza dei passeggeri e potenziare la sicurezza operativa. Condizione indispensabile, però, è una strategia chiara di data governance e infrastrutture tecnologiche in grado di supportare analisi in tempo reale.

Come sottolinea Equinix, fornitore globale di infrastrutture digitali, l’aviazione è un ecosistema che genera enormi quantità di dati: dai sensori a bordo degli aeromobili ai sistemi di gestione bagagli, dalle previsioni meteo fino ai flussi dei passeggeri. Senza capacità di integrazione e interconnessione, questi dati rischiano di restare sottoutilizzati. Per abilitare soluzioni di intelligenza artificiale servono invece piattaforme che permettano di connettere in tempo reale compagnie aeree, aeroporti, motori di ricerca e sistemi di distribuzione, garantendo allo stesso tempo sicurezza e conformità normativa.

Tre casi d’uso già realtà

Quando si parla di intelligenza artificiale in aviazione, non si tratta più di scenari futuristici o di progetti sperimentali relegati ai laboratori di ricerca. L’IA è già oggi una tecnologia concreta, capace di incidere in maniera significativa sulle operazioni quotidiane di aeroporti e compagnie aeree. Alcuni esempi aiutano a capire quanto il suo impatto possa essere immediato.

Il primo riguarda la manutenzione predittiva. Tradizionalmente, i guasti aerei o alle attrezzature aeroportuali venivano affrontati in maniera reattiva: si interveniva quando il problema si era già manifestato, causando ritardi, cancellazioni e inevitabili disagi per i passeggeri. Con l’intelligenza artificiale, invece, diventa possibile monitorare costantemente lo stato di salute di velivoli, impianti di climatizzazione, sistemi di gestione bagagli e altre infrastrutture critiche. Analizzando in tempo reale grandi volumi di dati e applicando algoritmi di machine learning, si possono individuare pattern anomali e prevedere con anticipo quando sarà necessario intervenire. Questo approccio, supportato da soluzioni di edge computing in grado di elaborare i dati vicino alla loro fonte con tempi di risposta quasi istantanei, consente di programmare manutenzioni mirate, ridurre al minimo i fermi macchina imprevisti e garantire una maggiore affidabilità operativa.

Un secondo ambito di applicazione riguarda la gestione dei flussi di passeggeri. Chiunque abbia attraversato un grande scalo internazionale conosce bene quanto possa essere caotico il movimento di persone all’interno dei terminal. Le variabili da considerare sono molteplici: orari di arrivo e partenza, eventuali ritardi, controllo dei bagagli, varchi di sicurezza, fino ai collegamenti interni tra gate. Attraverso sensori, telecamere e dati operativi, l’IA è in grado di offrire una visione integrata e dinamica dei flussi. Questo permette di prevedere i punti di congestione e di intervenire in modo proattivo, ad esempio aumentando il personale nei momenti di picco o suggerendo percorsi alternativi per distribuire meglio i passeggeri all’interno della struttura. In questo modo si migliora non solo l’efficienza complessiva dell’aeroporto, ma anche la qualità dell’esperienza di viaggio.

Infine, la terza area riguarda la sicurezza. Le procedure di controllo, da sempre fondamentali per l’aviazione, possono oggi essere potenziate dall’intelligenza artificiale. I sistemi biometrici consentono di velocizzare l’identificazione dei passeggeri, riducendo le file senza compromettere la precisione dei controlli. L’analisi automatizzata delle immagini provenienti da raggi X e scanner CT permette di rilevare con maggiore rapidità e accuratezza oggetti proibiti o comportamenti sospetti. Allo stesso tempo, la videosorveglianza intelligente, capace di interpretare segnali e movimenti in tempo reale, contribuisce a rafforzare la protezione delle aree sensibili. Tutto ciò consente di innalzare i livelli di sicurezza, alleggerendo allo stesso tempo i passaggi che spesso i viaggiatori percepiscono come più stressanti.

 

 

Dal laboratorio al business

Questi tre esempi rappresentano solo la punta dell’iceberg. Le prospettive di utilizzo dell’IA nel settore aeronautico sono numerose e in continua evoluzione: dalla definizione dinamica delle tariffe al servizio clienti automatizzato, dall’ottimizzazione dei consumi di carburante fino alla creazione di servizi iper-personalizzati in base alle esigenze di ciascun passeggero.

Un caso concreto arriva da Vueling, che ha introdotto tecnologie di riconoscimento vocale e facciale integrate con sensori e sistemi digitali, grazie al supporto dei servizi gestiti e delle infrastrutture di interconnessione di Equinix. Questa scelta ha permesso alla compagnia aerea di offrire una maggiore flessibilità nella programmazione dei voli, di emettere avvisi informativi in tempo reale e, in generale, di elevare la qualità dell’esperienza per i propri clienti.

Perché l’IA diventi un alleato strategico del settore, però, c’è una condizione imprescindibile: le infrastrutture devono essere collocate nei punti giusti, ovvero negli edge più rilevanti, vicino alle fonti dei dati. Solo così si può ridurre la latenza, abilitare analisi in tempo reale e facilitare la collaborazione tra i vari attori della filiera. Se questa sfida verrà vinta, l’aviazione potrà davvero decollare verso un futuro in cui efficienza, sicurezza e sostenibilità diventeranno pilastri imprescindibili.

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