La nuova edizione annuale del Nutanix Enterprise Cloud Index certifica il ruolo ormai centrale del cloud computing nei processi di trasformazione digitale delle aziende. In particolare, l'implementazione di infrastrutture ibride e multicloud è diventata essenziale per due ragioni principali: disporre dell'ambiente più adatto alle proprie esigenze, mescolando infrastrutture on premise, cloud ed edge computing, e valorizzare la gestione delle proprie applicazioni e dati.
Nel primo caso, il 90% degli intervistati ha adottato una strategia infrastrutturale che ottimizza l’ambiente più adatto, on premise o in cloud, per ciascuna delle proprie applicazioni. Inoltre, se l’80% delle organizzazioni ritiene che gli ambienti ibridi siano i più vantaggiosi per la gestione di applicazioni e dati, va rilevato come il tema stia diventando una priorità per i business executive, con quasi la metà che indica che l’implementazione dell’It ibrida come elemento centrale dei processi di trasformazione avviati. In Italia, se il 96% degli intervistati ha dichiarato di aver adottato un approccio "cloud smart" per la propria strategia infrastrutturale, le implementazioni di cloud e multicloud ibrido rappresentano oggi solo il 17% di tutte le implementazioni IT,, rispetto alla media globale del 46%
Nel tentativo di trovare il corretto equilibrio fra sicurezza e innovazione, le organizzazioni si orientano sempre più spesso verso l’ambiente It più adatto alle loro esigenze, sia esso un data center on premise, il cloud, una edge location o una combinazione di queste soluzioni. Questa diversità nell’allocazione spiega perché il 95% delle organizzazioni ha dichiarato di aver migrato applicazioni da un ambiente a un altro nell'ultimo anno. Tuttavia, molte realtà si trovano ad affrontare ostacoli significativi nel completare migrazioni di applicazioni complesse, con il 35% degli intervistati che ritiene che lo spostamento dei carichi di lavoro i sia una sfida importante data la loro attuale infrastruttura It.
In termini di sicurezza informatica, la protezione contro i ransomware resta una preoccupazione forte tanto per i manager quanto per i Cio. In modo particolare, si legge nello studio di Nutanix, "la protezione e il recupero dei dati rimangono problematici, con il 71% degli intervistati vittima di attacco ransomware che indica come ci siano voluti giorni o addirittura settimane per ripristinare le normali operazioni ". Per risolvere questo problema, quest’anno il 78% delle organizzazioni prevede di aumentare i propri investimenti in soluzioni di protezione dai ransomware.
La modernizzazione delle infrastrutture è sempre più un tema centrale, sulla spinta dell’intelligenza artificiale, delle evoluzioni applicative e dalla crescita in volume dei dati. Gli intervistati hanno individuato come priorità numero uno l’aumento degli investimenti a sostegno della strategia AI, seguito da vicino dalla modernizzazione dell’It. Ma a forzare la mano in questa direzione è anche il tema della sostenibilità, giudicato prioritario per l’88% degli intervistati. A questo corrispondono azioni già intraprese proprio per a modernizzazione dell’infrastruttura It e, soprattutto in area Emea, anche per mantenere un’organizzazione aperta all’utilizzo dello smart working.