03/04/2024 di Redazione

Integrazione e migrazione di applicazioni vanno sul multicloud ibrido

Il Nutanix Enterprise Cloud Index indica una previsione di raddoppio in tre anni delle organizzazioni che intendono utilizzare modelli di questo genere. Ma l'Italia viaggia a passo più lento.

La nuova edizione annuale del Nutanix Enterprise Cloud Index certifica il ruolo ormai centrale del cloud computing nei processi di trasformazione digitale delle aziende. In particolare, l'implementazione di infrastrutture ibride e multicloud è diventata essenziale per due ragioni principali: disporre dell'ambiente più adatto alle proprie esigenze, mescolando infrastrutture on premise, cloud ed edge computing, e valorizzare la gestione delle proprie applicazioni e dati.

Nel primo caso, il 90% degli intervistati ha adottato una strategia infrastrutturale che ottimizza l’ambiente più adatto, on premise o in cloud, per ciascuna delle proprie applicazioni. Inoltre, se l’80% delle organizzazioni ritiene che gli ambienti ibridi siano i più vantaggiosi per la gestione di applicazioni e dati, va rilevato come il tema stia diventando una priorità per i business executive, con quasi la metà che indica che l’implementazione dell’It ibrida come elemento centrale dei processi di trasformazione avviati. In Italia, se il 96% degli intervistati ha dichiarato di aver adottato un approccio "cloud smart" per la propria strategia infrastrutturale, le implementazioni di cloud e multicloud ibrido rappresentano oggi solo il 17% di tutte le implementazioni IT,, rispetto alla media globale del 46%

Nel tentativo di trovare il corretto equilibrio fra sicurezza e innovazione, le organizzazioni si orientano sempre più spesso verso l’ambiente It più adatto alle loro esigenze, sia esso un data center on premise, il cloud, una edge location o una combinazione di queste soluzioni. Questa diversità nell’allocazione spiega perché il 95% delle organizzazioni ha dichiarato di aver migrato applicazioni da un ambiente a un altro nell'ultimo anno. Tuttavia, molte realtà si trovano ad affrontare ostacoli significativi nel completare migrazioni di applicazioni complesse, con il 35% degli intervistati che ritiene che lo spostamento dei carichi di lavoro i sia una sfida importante data la loro attuale infrastruttura It.   

In termini di sicurezza informatica, la protezione contro i ransomware resta una preoccupazione forte tanto per i manager quanto per i Cio. In modo particolare, si legge nello studio di Nutanix, "la protezione e il recupero dei dati rimangono problematici, con il 71% degli intervistati vittima di attacco ransomware che indica come ci siano voluti giorni o addirittura settimane per ripristinare le normali operazioni ". Per risolvere questo problema, quest’anno il 78% delle organizzazioni prevede di aumentare i propri investimenti in soluzioni di protezione dai ransomware.

La modernizzazione delle infrastrutture è sempre più un tema centrale, sulla spinta dell’intelligenza artificiale, delle evoluzioni applicative e dalla crescita in volume dei dati. Gli intervistati hanno individuato come priorità numero uno l’aumento degli investimenti a sostegno della strategia AI, seguito da vicino dalla modernizzazione dell’It. Ma a forzare la mano in questa direzione è anche il tema della sostenibilità, giudicato prioritario per l’88% degli intervistati. A questo corrispondono azioni già intraprese proprio per a modernizzazione dell’infrastruttura It e, soprattutto in area Emea, anche per mantenere un’organizzazione aperta all’utilizzo dello smart working.

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