24/06/2013 di Redazione

Intel: presto processori Core con supporto Android

Intel intende assumere un Android System Software Program Manager a cui affidare lo sviluppo della compatibilità fra Android e i processori Core di prossima generazione, conosciuti con il nome in codice Broadwell.

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Intel intende accelerare il supporto dei processori Core per Android. Lo testimonia un annuncio di lavoro per un "Android System Software Program Manager", che dovrebbe avere il compito di gestire lo sviluppo di Android per i processori Broadwell, successori degli attuali Haswell, attesi per il prossimo anno.

Resta ferma ovviamente l'ottimizzazione per i sistemi operativi Windows, ma è chiaro che Android sta assumendo sempre maggiore importanza nel panorama globale dei computer e lasciare tutto il piatto ad ARM non è una scelta sensata. Al momento l'unico prodotto Intel ottimizzato per il sistema operativo di Google è l'Atom, destinato a tablet e smartphone.

Intel vuole la compatibilità con Android su tutti i processori

Chi assumerà la posizione proposta da Intel avrà la responsabilità della "progettazione e della consegna di un progetto completo, che comprenda l'architettura, lo sviluppo, l'integrazione e la convalida".

La mossa segue a breve l'annuncio di AMD, che ha detto di volersi allontanare da focus esclusivo su Windows e prendere in considerazione l'ottimizzazione per i chip per Android e Chrome OS. L'azienda di Sunnyvale tuttavia intende muoversi solo dietro precisa richiesta dei clienti. Intel sembra invece intenzionata a portare avanti il progetto a prescindere, per farsi trovare pronta quando sarà il momento.

Un portavoce di Intel ha confermato via mail a Computerworld che l'azienda sosterrà sistemi operativi multipli. Del resto la divisione fra tablet e notebook è sempre meno marcata da quando molti produttori puntano su sistemi ibridi. Asus e Samsung oltre tutto hanno già creato prodotti con un sistema Android affiancato a Windows: è tempo di attrezzarsi.

Windows resterà un sistema di successo ancora a lungo, ma il doppio gioco con Windows e Android dovrebbe dare qualche chance in più a Intel per contenere il dilagare dei prodotti ARM.

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