28/02/2024 di redazione

Microsoft investe nella francese Mistral AI (e l’Ue indaga)

La startup francese utilizzerà Azure per allenare i propri large language model e anche per venderli come servizio cloud. Preoccupazioni nelle istutuzioni europee.

(Immagine di rawpixel da Freepik)

(Immagine di rawpixel da Freepik)

Quella tra Microsoft e OpenAI è una relazione aperta: la società di Redmond allarga il campo dei propri investimenti in società specializzate in intelligenza artificiale generativa, spostandosi da San Francisco (sede di OpenAI) a Parigi. Qui ha casa Mistral AI, startup fondata nel 2023 da tre giovani ricercatori informatici (Arthur Mensch, Timothée Lacroix e Guillaume Lample) che provengono dalle fila di Google e di Meta. 

Defininendo l’azienda francese come un “innovatore” e una “avanguardia” dell’intelligenza artificiale, Microsoft ha annunciato l’avvio di una collaborazione pluriennale che permetterà a Mistral AI di usare l’infrastruttura cloud di Azure (e in particolare i server di supercalcolo) per allenare i propri large language model più avanzati. L’accordo ha un valore di 15 milioni di euro.

Inoltre i modelli di Mistral saranno veicolati tramite cloud, in Azure AI Studio e nel catalogo di Azure Machine Learning, fruibili come servizio (Models as a Service, MaaS). L’offerta includerà anche Mistral Large, il più evoluto tra gli attuali modelli della startup, utilizzabile per attività di ragionamento complesso, di comprensione del testo (in lingua inglese, francese, spagnola, tedesca e anche italiana) e di generazione di codice. Sul proprio sito l’azienda evidenzia la breve distanza in termini di benchmark da Gpt-4, che è attualmente il modello di AI generativa più evoluto al mondo. Su Azure sarà proposto anche Mistral Small, un modello più “leggero”, ottimizzato per garantire bassa latenza e costi inferiori.

Ma quella tra Microsoft e Mistral AI non è una sola partnership commerciale. Le due aziende collaboreranno anche sul fronte della ricerca e sviluppo, per allenare modelli di AI specifici, indirizzati a “clienti selezionati”, tra cui enti della Pubblica Amministrazione europei. Non viene detto esplicitamente, ma sembra che Microsoft voglia fornire ai clienti del Vecchio Continente un’alternativa “europea” alle tecnologie di OpenAI, intercettando eventuali necessità di compliance e di sovranità dei dati.

I punteggi di benchmark dei principali modelli disponibili via Api (immagine tratta dal sito di Mistral AI)

I punteggi di benchmark dei principali modelli disponibili via Api (immagine tratta dal sito di Mistral AI)

Un nuovo rischio per la concorrenza?

Un altro fatto non menzionato nell’annuncio, ma spiegato poi da un portavoce di Microsoft a Reuters, è che in cambio dell’utilizzo di Azure la società francese cederà una parte del proprio capitale. Microsoft non ha acquistato quote azionarie ma una parte dell’investimento sarà convertito in partecipazione di capitale nel prossimo round di finanziamento della startup. Questo meccanismo, già previsto nell’investimento da 10 miliardi di dollari di Microsoft in OpenAI, ha attratto l’interesse dell’antitrust europeo, che ha avviato un’indagine per verificare gli eventuali rischi per la concorrenza.

Ora, a poche ore dal nuovo annuncio, alcuni parlamentari europei hanno sollevato perplessità. Tra questi la tedesca Alexandra Geese, che ha dichiarato a Reuters: “C’è qui una concentrazione di denaro e potere mai vista prima, e credo sia scontata un’indagine”. L’olandese Kim van Sparrentak ha ricordato che l’approvazione dell’AI Act è stata ostacolata da chi chiedeva eccezioni per i “campioni europei” dell’intelligenza artificiale. Mistral è stata tra le aziende che hanno fatto pressione per potersi muovere più liberamente rispetto alle regole imposte alle Big Tech non europee.

Oltre ad aver sollevato scontento tra i parlamentari Ue, l’accordo con Microsoft è ora sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Europea, che ha ottenuto e sta esaminando una copia del contratto, come confermato alle agenzie di stampa da portavoci dell’istituzione.

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