03/01/2019 di Redazione

Qualcomm non demorde: depositata cauzione contro Apple

Il chip maker ha versato 1,34 miliardi di euro per coprire i potenziali danni economici sostenuti dalla Mela, derivanti dalla mancata vendita di iPhone 7 e 8 in Germania: l’ingiunzione del tribunale di Monaco diventa così effettiva e blocca la vendita di

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Qualcomm apre il portafoglio per rafforzare la propria posizione contro Apple in Germania. Il produttore di chip ha depositato 1,34 miliardi di euro di cauzione a copertura dei potenziali danni sostenuti dalla Mela: una somma necessaria affinché Qualcomm sia in grado di far rispettare l’ingiunzione stabilita dal tribunale di Monaco di Baviera lo scorso 20 dicembre 2018, che ha dichiarato Apple colpevole di aver violato il brevetto del chip maker sulla tecnologia di risparmio energetico utilizzata negli iPhone. La corte aveva ordinato al colosso di Cupertino di cessare la vendita, la commercializzazione e l'importazione ai fini di vendita in Germania di tutti gli smartphone che violano il brevetto.

I giudici avrebbero anche obbligato la Mela a ritirare gli iPhone “incriminati” (modelli 7 e 8) da rivenditori terzi sul suolo tedesco; il condizionale è d’obbligo perché la multinazionale californiana ha continuato a operare come se niente fosse, consegnando i propri dispositivi ai partner terzi presenti sul mercato teutonico. Un comportamento che, secondo Qualcomm, non rispetta la decisione della corte di Monaco.

L’ordine è comunque ora definitivamente in vigore, in quanto Qualcomm ha depositato la cauzione necessaria a coprire gli eventuali danni economici subiti da Cupertino nel caso in cui i giudici d’appello ribaltassero la sentenza di primo grado, vanificando quindi il blocco delle vendite degli iPhone nei 15 store ufficiali di Apple in Germania. Sono quindi giorni neri per la Mela, che ieri a Wall Street ha bruciato circa il 10 per cento del proprio valore dopo aver rivisto al ribasso le stime sui ricavi trimestrali e aver confermato il rallentamento delle vendite di iPhone in Cina.

Secondo l’amministratore delegato Tim Cook la previsione per il trimestre terminato al 29 dicembre scorso non mostra più la forbice compresa tra 89 e 93 miliardi di dollari di fatturato, precedentemente ipotizzata, ma si ferma a 84 miliardi. La flessione registrata ieri dalla Mela è la peggiore degli ultimi sei anni. Dai massimi del 3 ottobre scorso la società ha perso oltre 440 miliardi di capitalizzazione.

 

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