25/11/2014 di Redazione

Sony Pictures minacciata dagli hacker: pubblicheremo dati top secret

L'infiltrazione su un server della casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva ha permesso a un gruppo di hacker di accedere ai computer di tutti i dipendenti, nonché agli account Twitter dell'azienda. Un altro colpo alla sicurezza di

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“Vi abbiamo già avvisato, e questo è solo l'inizio”. Con queste parole, comparse sullo schermo dei loro Pc, i dipendenti di Sony Pictures sono stati accolti ieri mattina entrando negli uffici di  Culver City, in California. Il messaggio, firmato con l’hashtag #Gop, proseguiva con una minaccia: “Continueremo finché la nostra richiesta non sarà soddisfatte. Abbiamo ottenuto tutti i vostri dati interni, inclusi file riservati e top secret. Se non obbedirete, tutti i dati in nostro possesso verranno resi pubblici e mostrati al mondo”.

In chiusura di schermata, un link diretto verso alcuni siti Web contenenti i file e i dati in questione, a dimostrazione del fondamento della rivendicazione. La notizia, pur nella fumosità della sostanza – non è chiaro quali siano le motivazioni né le richieste alla base dell’attacco – è già rimbalzata ovunque come ennesima dimostrazione della debolezza del sistema di difesa di Sony.

Tre anni fa aveva fatto scalpore l’assalto subito dal Sony PlayStation Network, costretto a sospendere l’operatività a causa di un’infiltrazione cybercriminale, con un rischio pendente su 70 milioni di carte di credito registrate. Lo scorso agosto, invece, un attacco DDoS aveva mandato in tilt sia la rete per il gaming online sia i servizi del Sony Entertainment Network, senza tuttavia riuscire ad accedere ai dati personali degli iscritti.

 

 

Il nuovo caso riguardante Sony Pictures è esploso ieri attraverso la “soffiata” di un utente Reddit (forse un dipendente dell’azienda), che ha postato pubblicamente la schermata contenente il messaggio di minaccia, spiegando anche che i terminali della compagnia erano stati messi offline, disabilitando la connettività WiFi, per precauzione. Un altro dipendente, interpellato da The Next Web, ha poi confermato questa versione, spigando anche che al momento lui e i colleghi stanno lavorando da casa.

Secondo la medesima fonte, inoltre, il contagio si sarebbe diffuso su tutti i computer a partire da un singolo server compromesso, raggiungendo poi anche gli account Twitter dell’azienda per pubblicare sul social network ulteriori messaggi e immagini dell’attacco informatico. Sony Pictures, dal canto suo, ha tentato di minimizzare parlando di un semplice “problema It sotto indagine”, per risolvere il quale, tuttavia, potrebbero essere necessarie settimane di lavoro.

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