23/05/2024 di redazione

Trend Micro combatte l’AI “cattiva” con l’AI che potenzia la sicurezza

In Trend Vision One debuttano funzioni di intelligenza artificiale che migliorano le capacità di difesa dalle minacce, anche quelle legate a usi malevoli o rischiosi dell’AI stessa.

Come noto, l’intelligenza artificiale trova sempre più spazio nelle soluzioni di cybersicurezza grazie alle sue capacità di automazione e di rilevamento delle anomalie, a velocità macchina e su grandi volumi dati. L’AI si presta però anche a utilizzi malevoli e, anche quando usata per scopi leciti, può amplificare il rischio di fughe di dati o esposizione agli attacchi. Trend Micro ha scelto di “combattere l’AI con l’AI”, per così dire, introducendo alcune novità nella propria piattaforma di gestione del rischio, rilevamento e risposta alle minacce, Vision One.

In Vision One Zero Trust Secure Access debuttano alcune funzionalità, tra cui la gestione centralizzata dell’accesso e dell’utilizzo di applicazioni AI da parte dei dipendenti, l’ispezione tempestiva per prevenire fughe di dati e azioni dannose, il content filtering per soddisfare i requisiti di conformità e nuove capacità di difesa dagli attacchi basati su Large Language Model.

“Le grandi innovazioni portano con sé sempre nuovi rischi informatici”, ha commentato Eva Chen, chief executive officer di Trend Micro. “Così come per il cloud e ogni altra evoluzione tecnologica che abbiamo messo al sicuro, la promessa dell’era dell’intelligenza artificiale potrà essere mantenuta solo se questa viene protetta. I recenti aggiornamenti della nostra piattaforma offrono ai team di sicurezza funzioni innovative ed efficaci e linee guida fondamentali per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale”.

Insieme all’annuncio di questi aggiornamenti, Trend Micro ha fatto sapere di aver dato indicazioni all’agenzia di cybersicurezza federale statunitense, la Cisa (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) in merito a possibili revisioni dello Zero Trust Maturity Model, una sorta di guida all’approccio Zero Trust rivolta agli enti governativi. L’azienda è anche tra i 28 firmatari del “Tech Accord to Combat Deceptive Use of AI in 2024 Elections”, un documento con cui società tecnologiche di software, servizi e social media si impegnano a contrastare il rischio di disinformazione in un anno segnato da importanti appuntamenti elettorali. 

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