05/07/2021 di Redazione

5G e impegno green nel Mobile World Congress di Huawei

Durante la fiera catalana, l’azienda ha presentato nuovi componenti per reti 5G a bassa latenza e ribadito la propria visione di tecnologia sostenibile.

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Gli annunci di Huawei al Mobile World Congress 2021 di Barcellona ruotano intorno all’innovazione del 5G, alle esigenze del “new normal” post pandemia e anche alla sostenibilità ambientale, un tema che è fortunatamente sempre più attuale. Alla grande fiera tecnologica di Barcellona l’azienda ha annunciato la prima antenna MiMO a banda ultralarga 64T64R da 400 MHz del settore, il massive MiMo 64T64R più leggero,  l'unica soluzione 64T A+P del settore (BladeAAU Pro) e l’unica unità RF che supporta tre bande di frequenza  basse e tre medie (BladeRRU Pro), e ancora il primo trasmettitore e ricevitore FDD (Frequency Division Duplex) Massive MiMo mai commercializzato. "Lanciando questa serie, miriamo a portare la tecnologia multi-antenna a tutti gli scenari e a tutte le bande. Huawei lavora costantemente con i propri partner globali per innovare e condividere i vantaggi del 5G con tutti", ha commentato Yang Chaobin, presidente Wireless Products dell’azienda.

 

Queste tecnologie rientrano nella strategia, lanciata a fine 2020, che Huawei chiama “5G 1+N”, ovvero un 5G che possiede “ennesime più una” capacità. In particolare, le novità appena presentate vanno in direzione di una minore latenza, alta affidabilità, grande capacità di uplink e precisione della geolocalizzazione, a beneficio di applicazioni varie (dall’Internet of Things alle automobili connesse).

 

I vantaggi del 5G secondo Huawei

Attualmente, come illustrato durante il suo keynote al Barcellona da Ryan Ding, direttore esecutivo e presidente della divisione Carrier, “Il maggiore obiettivo degli operatori sul 5G è di ottenere successo in tre mercati chiave, cioè consumatori, abitazioni e industrie, attraverso l’innovazione del deployment delle reti e del mercato e l’ottimizzazione operativa”. Nel settore consumer, ha spiegato il manager, il 5G non significa soltanto velocità ma può anche creare “nuove esperienze e nuovo valore”. Per quanto riguarda l’adozione del 5G nel comparto industriale, ad oggi si contano oltre mille progetti attivi in una ventina di settori, tra cui l’estrazione mineraria e la siderurgia, dove questa tecnologia di rete rende più efficienti e più sicure le attività di produzione. 

 

In generale, poi, nei Paesi in cui il 5G sta prendendo piede rapidamente gli operatori telco hanno sperimentato una rapida crescita di giro d’affari. In Cina, per esempio, in meno di un anno e mezzo sono state installate 820mila stazioni base 5G e questo ha contribuito a migliorare mediamente del 6,5% i ricavi dei carrier e del 5,6& gli utili netti (dati riferiti al primo trimestre 2021).  Sono dispositivi 5G il 68% degli smartphone commercializzati nel Paese l'anno scorso. Secondo i calcoli diffusi da Huawei, l’economia cinese svilupperà nei prossimi cinque anni un valore incrementale di 1.900 miliardi di euro proprio grazie alle infrastrutture digitali, di cui il 5G è un elemento chiave.

 

Ryan Ding, direttore esecutivo e presidente della divisione Carrier di Huawei

 

L’impegno del settore telco per la sostenibilità

Al pari di molte altre aziende tecnologiche, anche Huawei sta pubblicizzando il proprio impegno per la riduzione dell’impatto ambientale, cercando di dimostrare la propria affinità con gli obiettivi europei dell’Agenda 2030 e del nuovo programma Horizon Europe. “Stiamo aiutando gli altri settori a ridurre la loro impronta ecologica grazie alle soluzioni Ict, che ci permettono di fare la nostra parte per ridurre le emissioni di CO2”, ha dichiarato David Li, presidente di Huawei per l’Europa occidentale, durante  l’evento “Green ICT Forum”, organizzato dalla società cinese alla vigilia del Mobile World Congress. “L'impronta di carbonio del settore ICT rappresenta solo il 2% circa delle emissioni totali ma le nuove soluzioni ICT possono fare ancora di più permettendo di ridurre le emissioni globali fino al 20% del totale. L'integrazione delle tecnologie digitali e dell'energia ci permette di beneficiare dei nuovi progressi tecnologici nei campi dell’intelligenza artificiale, della connettività e del cloud computing col fine di digitalizzare con successo il settore dell’energia".

 

All’evento hanno partecipato rappresentanti di società telco come Orange Spagna e Telefonica: la prima ha annunciato l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2040, raggiungibile riducendo il consumo di energia delle reti, incrementando l'uso di fonti rinnovabili e facendo maggiore affidamento sull'economia circolare; la seconda, invece, ha fissato la meta delle emissioni zero già al 2025, attraverso progetti di compensazione delle quantità di gas serra prodotte. 

 

Tra i presenti, Carina Lopes, head of Digital Future Society di Mobile World Capital Barcelona, ha però sottolineato che “Raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni di carbonio non è sufficiente. In questo contesto, il settore Ict e quello delle telecomunicazioni hanno il potenziale necessario per guidare una trasformazione radicale della nostra società". Steven Moore, head of Climate Action di Gsma (Global System for Mobile Communications Association) ha fatto appello alle istituzioni: “Il nostro messaggio ai governi è che non possiamo passare alle energie rinnovabili senza alcun supporto”.

 

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