22/04/2016 di Redazione

Backup e accesso ai dati: Acronis sulla nuvola con Telecom Italia

Da Monaco, l’azienda annuncia prossimi aggiornamenti per le sue soluzioni: grazie a da accordi con i service provider (fra cui l’operatore telco italiano), sarà possibile crearea applicazioni cloud basate sulla tecnologia Acronis, per l’accesso ai dati da

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Qual è lo scrigno più sicuro e inespugnabile per i dati delle aziende? Per le sue soluzioni di backup e di accesso ai dati da mobile, Acronis vuole percorrere entrambe le strade: Il cloud e l’on premise. La società (nata come spin-off di Parallel) specializzata in software per la protezione dei dati e la mobility, nei prossimi mesi aggiornerà la sua offerta con nuove funzionalità ma anche con una “variante cloud” delle soluzioni. Per quest’ultima, Acronis presterà la sua tecnologia ad alcuni service provider, che potranno così offrire ai propri clienti servizi di backup o di accesso ai dati da mobile. Con due operatori la collaborazione è già in corso per sviluppare una diversa variante di Acronis Access, la soluzione per l’accesso ai dati da mobile (anche da dispositivi di proprietà del dipendente) che attualmente è usata dalle aziende conservando i file all’interno dei loro server.

Il primo nome è quello di Telecom Italia. “Lavoriamo con loro da diversi anni”, spiega Daniel Model, senior manager sales engineering Europe di Acronis, “e ora Telecom Italia testerà internamente la soluzione, offrendoci poi dei feedback che ci aiuteranno a perfezionarla, prima del lancio entro la fine dell’anno”. Da qui ad allora, l’azienda progetta anche di allargare la collaborazione a una manciata di altri service provider europei.

Abbracciare la nuvola, con la mediazione degli operatori telco, è vantaggioso su più fronti. “Per noi significa la creazione di un nuovo mercato a cui vendere la nostra soluzione”, illustra Model, “mentre per i service provider è uno strumento per espandere il loro business”. Uno strumento di upselling, utile per garantirsi la fedeltà dei clienti e per distinguersi dalla concorrenza. L’applicazione in mano all’utente finale potrà essere personalizzata dal service provider con il proprio logo, colori e grafica. Ma l’opzione cloud è anche vantaggiosa per le aziende: come noto, conservando e replicando su data center esterni i loro dati possono risparmiare sulle spese hardware e sui consumi energetici, oltre a ottenere – in molti casi – livelli di sicurezza maggiori e una superiore availability.

Acronis continuerà comunque a sviluppare anche l’offerta basata della conservazione dei dati on-premise, internamente alle aziende. “Molte organizzazioni”, specifica il senior manager sales engineering, “ancora preferiscono utilizzare l’approccio on-premise per ragioni di sicurezza e di compliance, per esempio relativamente all’obbligo di conservare i loro dati entro i confini nazionali. Con i classici servizi di cloud storage e di cloud sharing, al contrario, spesso non è possibile conoscere la destinazione dei dati”.

In un evento dedicato ai partner e organizzato a Monaco (sede non casuale, vista l’importanza del mercato tedesco per Acronis), il vendor ha annunciato un aggiornamento dell’intera offerta, atteso nei prossimi mesi, e la novità principale sarà proprio la possibilità di scegliere fra la custodia on-premise dei dati oppure il cloud, o entrambi. “Alcuni clienti continueranno a usare le nostre soluzioni on-premise. Altri le useranno in parte nel cloud, con un approccio ibrido. Altri passeranno completamente al cloud”, ha commentato il Ceo, Serguei Beloussov. La strategia è quella di lasciare ai partner le attività di custodia e gestione dello storage dei clienti, mentre Acronis continuerà a focalizzarsi sulla data protection e sulle soluzioni di “mobile content management”, cioè di accesso ai dati, condivisione e collaborazione.

 

Serguei Beloussov, Ceo di Acronis

 

Con Acronis, ha illustrato il Ceo, si può avere controllo sul deployment, sul licensing, sul packaging, sulla destinazione del backup e dunque dei dati, nonché controllo sul modello di business e sul modello tecnologico da adottare. Possibilità che il cloud pubblico, da solo, non offre. “Libertà di scelta significa poter avere controllo sulle proprie attività e sulla privacy”, ha detto Beloussov

Uscendo dai confini della discussione tecnologica, nell’evento di Monaco Beloussov ha anche descritto la sua idea di “buon business”: mirato al profitto, capace di guadagnare produttività, ma anche in grado di soddisfare alcuni bisogni primari. “La protezione dei dati è il quinto bisogno umano basilare oltre all’aria, l’acqua, il cibo e la sicurezza fisica”, ha affermato il Ceo. “Abbiamo l’ambizione di diventare, in meno di dieci anni dalla nostra nascita, la più popolare piattaforma di software-defined storage al mondo”. Una piattaforma che offrirà software e servizi sia all’utente finale, sia ai service provider (che potranno personalizzarli e brandizzarli a loro piacimento. C’è anche un modello ideale a cui ispirarsi, per sua la capacità di creare una strategia “pigliatutto”. “La mia azienda preferita e il mio modello di riferimento è Intel”, confessa Beloussov. “Non vendono soltanto Cpu ma anche una piattaforma, un ambiente, un modello di go-to-market, un’architettura, riuscendo a raggiungere diversi mercati e canali”.

Oggi il prodotto a più rapida crescita, per Acronis, è Backup Cloud: nel 2015 il valore degli ordini è schizzato (+800%), il numero dei dispositivi protetti è salito dai quattromila del 2014 ai 30mila dell’anno successivo, mentre il volume di storage gestito è passato da 200 TB a 2 PT.

 

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