Una raffica di nuove capacità di intelligenza artificiale, analytics e integrazioni che si innestano sull’intelligenza di processo: sono gli annunci arrivati da “Celosphere”, l’annuale conferenza di Celonis in corso a Monaco. Si spazia dalle nuove funzionalità alle collaborazioni con aziende terze, che si traducono in integrazioni tra i rispettivi software: alla partnership già stretta con Microsoft si aggiunge ora quella con Databricks. La conferenza di Monaco è stata anche occasione per evidenziare i risultati ottenuti con la tecnologia di Celonis da clienti come Mercedes-Benz, Vinmar e Uniper.
“Stiamo assistendo alle difficoltà che moltissime aziende riscontrano nell’ottenere un reale ritorno dai loro investimenti in intelligenza artificiale”, ha detto nel keynote di apertura Alex Rinke, co-Ceo e cofondatore di Celonis. “Questo spesso accade perché si tende a considerare l’Enterprise AI come una semplice tecnologia. In realtà, si tratta di una disciplina strategica: integrare in modo intelligente l’AI in ogni aspetto delle proprie operazioni. Questo è ciò che fa Celonis e ciò che i nostri partner aiutano i clienti a fare: forniamo alla loro AI il contesto di cui ha bisogno, li guidiamo nel distribuirla nei punti più efficaci e permettiamo loro di farla lavorare in sinergia con tutto ciò che già fanno”.
Focalizzandosi sui processi delle risorse umane e della contabilità aziendale, Celonis è tra i vendor promotori di un approccio all’AI molto pragmatico e centrato sui casi d’uso. Il punto di partenza rimane la sua piattaforma di Process Intelligence, che aggrega dati ed eventi da più fonti per costruire una base solida, aggiornata e unitaria per le applicazioni di intelligenza artificiale. La Process Intelligence Platform estrae dati grezzi da differenti sistemi, applicazioni e dispositivi di una stessa azienda (o di più aziende all’interno di una supply chain) per poi arricchire questi dati con informazioni di contesto e creare una sorta di “gemello digitale”, dinamico e sempre aggiornato, delle operazioni aziendali. Sul digital twin, chiamato PI Graph (Process Intelligence Graph), si innestano funzionalità di analytics, gestione dei processi e creazione di agenti AI, oltre che una serie di integrazioni con servizi terzi.
“Per rendere l'AI veramente operativa”, ha sottolineato Daniel Brown, chief product officer di Celonis, “è necessario identificare i casi d'uso più appropriati, riprogettare i processi aziendali e coordinare gli agenti insieme al personale e ai sistemi esistenti. Le nostre funzionalità avanzate consentono ai nostri clienti e ai loro partner di creare soluzioni AI che elevano le loro operazioni a livelli di efficienza e agilità senza precedenti".
Rinke, co-Ceo e cofondatore di Celonis
L’integrazione con Databricks
Celonis sta lavorando per arricchire sempre di più il PI Graph, che diventa un “digital twin multimodale”, in cui confluiscono dati di sempre più varia natura e provenienza. Ora, usando la soluzione Celonis Data Core, è possibile acquisire dati da data lake esterni, senza procedure di duplicazione, portandoli nella piattaforma di Process Intelligence di Celonis; i dati prodotti da quest’ultima, poi, possono essere nuovamente immessi nei data lake, senza creare copie.
Una delle novità è l’integrazione bidirezionale tra la piattaforma di Celonis e la piattaforma dati di Databricks, una integrazione simile a quella già realizzata con Microsoft. L’obiettivo è sempre quello di eliminare i famigerati “silos”, le barriere alla visilibilità, e al contempo ridurre le operazioni manuali di spostamento e duplicazione di dati tra piattaforme.
L’integrazione si regge su Delta Sharing, l’architettura open source di Databricks per la condivisione di dati. In pratica, i clienti di Celonis possono accedere in tempo reale ai dati archiviati in Databricks e arricchirli con il contesto specifico della propria organizzazione, attraverso il PI Graph. Le informazioni di Process Intelligence generate dal PI Graph possono essere reimmesse in Agent Bricks, il prodotto di Databricks per lo sviluppo di agenti AI ottimizzati sui dati della specifica azienda. Gli insight prodotti da questi modelli e gli output generati dagli agenti AI possono poi essere reintegrati nel PI Graph: si crea così un circolo virtuoso, un ciclo continuo di ottimizzazione dei processi aziendali.
“Vogliamo offrire ai clienti la libertà di scegliere come usare l’AI per trasformare il loro business”, ha dichiarato Carsten Thoma, presidente e direttore del board di Celonis. “Con questa integrazione mettiamo a disposizione una solida base per un’AI aziendale realmente efficace. Databricks mette a disposizione un’infrastruttura dati sicura e governata, insieme a strumenti di sviluppo agentico all’avanguardia, mentre noi offriamo la nostra esclusiva Process Intelligence, che fornisce il contesto operativo necessario affinché l’AI possa avere successo. È una combinazione davvero potente”.
“Le aziende vogliono un’AI che comprenda davvero il loro business”, ha aggiunto Sarah Branfman, global vice president Isv e data partner Gtm di Databricks. “Collegando la Process Intelligence di Celonis alla Databricks Data Intelligence Platform, offriamo ai clienti un percorso diretto per costruire e implementare AI agent personalizzati, basati sui propri dati reali e controllati, con Agent Bricks. È così che le organizzazioni trasformano insight di processo in azioni intelligenti e reali”.
Un digital twin più ricco e completo
Le altre novità annunciate a “Celosphere” mirano a fare del PI Graph un digital twin sempre più ricco e completo. Le nuove funzionalità di Task Mining e AI-driven Task Discovery consentono di collegare ai processi aziendali già mappati nel PI Graph anche le attività eseguite dagli utenti sui loro Pc: per esempio, battute sulla tastiera, click del mouse e scorrimenti dello schermo.
Altra novità, tramite Celonis Networks è ora possibile integrare dati non strutturati o semistrutturati, come per file Pdf, e-mail e informazioni provenienti da sistemi esterni all’organizzazione. Si possono, inoltre, integrare nei processi aziendali i progetti di architettura IT, in modo che i sistemi di intelligenza artificiale capiscano quali risorse vengono utilizzate per ciascuna attività. Terza novità, per “popolare” il digital twin più rapidamente sono ora disponibili una sessantina di object ed eventi predefiniti, oltre a nuovi assistenti AI per l’estrazione e la modellazione dei dati.
In ambito analytics e Business Intelligence, debuttano in Celonis nuove funzionalità di Object-Centric Process Mining, Performance Spectrum, Instance Explorer e l'app Object-Centric Performance. Con queste aggiunte diventa più semplice, per i clienti, identificare i problemi nei punti di intersezione dei processi, dove spesso si verificano errori, e quindi migliorare operazioni di vario tipo (per esempio, nella logistica, le operazioni di trasporto, stoccaggio, imballaggio e spedizione). Altra novità è l’estensione dello strumento Orchestration Engine, che ora (come funzionalità di base della piattaforma Celonis) può coordinare gli agenti AI e le persone all’interno di processi in cui è prevista una collaborazione tra le due parti.
Debutta, infine, il Process Intelligence Mcp Server, che Celonis descrive come il primo server Model Context Protocol al mondo creato per la Process Intelligence. Collegando il digital twin ad applicazioni terze, la sua funzione è quella di fornire agli agenti AI il contesto operativo dinamico di cui necessitano per prendere decisioni pertinenti e intraprendere azioni efficaci.
(Immagine: Celonis)
Risultati tangibili
Sul palco di Monaco si è dato spazio ai risultati concreti ottenuti dai clienti di Celonis, e in particolare da 120 aziende definite “campioni del valore”, che complessivamente hanno generato oltre 10 milioni di dollari di valore grazie alla Process Intelligence. Accanto alla tecnologia di Celonis, è anche preziosa l’opera dei partner che la traducono in soluzioni specifiche. Questo è il caso del Process Collaboration Agent sviluppato da Rollio, uno strumento che risolve le eccezioni di processo riunendo le persone e il contesto più adatti, forniti da Celonis: è stato adottato, tra gli altri, da clienti come Campari per i processi di blocco del credito e da Manroland Goss Web Systems per il quality management.
L’agente AI realizzato da Trullion, invece, permette di automatizzare molte attività nel controllo dei contratti, nella gestione dei pagamenti e nella contabilità. Per lo sviluppo software c’è la nuova applicazione sviluppata da Bloomfilter (Celonis Agent Miner by Bloomfilter), che impiega gli agenti AI come supporto per la scrittura di coidice.
Fra i casi di successo raccontati a “Celosphere”, in primo piano c’è quello di Vinmar International, un distributore globale di materie plastiche e prodotti chimici: con la Process Intelligence ha trasformato il processo order-to-cash, che in precedenza richiedeva un coordinamento manuale tra più team e piattaforme, con conseguenti allungamenti dei tempi e costi superflui. Vinmar ha integrato i dati di processo in real-time nei sitemi “core”, tra cui quelli di Erp, logistica e banking, creando un gemello digitale della propria sua supply chain. Il digital twin permette a Vinmar di automatizzare i flussi di lavoro dall'ordine all'incasso, di gestire in modo proattivo gli ordini in difficoltà (se un ordine è a rischio, Celonis lo inoltra automaticamente al responsabile dell'approvazione e coordina i passaggi successivi) e di ridurre il traffico di email e i passaggi di consegne.
Altri casi di successo portano nel campo dell’automotive e dell’energia. Mercedes-Benz Group ha potuto, grazie a Celonis, migliorare la puntualità delle consegne e velocizzare i processi decisionali. Uniper, invece, collaborando con Celonis e Microsoft ha esteso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a tutte le proprie operazioni.