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Buon compleanno Linux, il pinguino ha un quarto di secolo

Il sistema operativo open source di Linus Torvalds ha appena compiuto venticinque anni. Come è nato, perché ha tanto successo (specie in azienda) e quale sarà il suo futuro? Ce ne parla un manager di Suse.

Pubblicato il 17 settembre 2016 da Redazione

Linux ha appena spento la venticinquesima candelina. Anche se la data ufficiale di nascita del sistema operativo open source è discussa e discutibile (come raccontato in un’intervista a Zdnet dal suo “papà”, Linus Torvalds), il 17 settembre può essere considerato significativo: in quel giorno del calendario del 1991 veniva pubblicata la prima versione della piattaforma. Volendo retrocedere di qualche giorno si può citare il 25 agosto di quell’anno, quando Torvalds fece l’annuncio della sua creazione, ancora in fieri, alla community degli utilizzatori di Minix.

In questo quarto di secolo Linux non ha mai smesso di crescere grazie al continuo impegno degli sviluppatori e grazie al supporto di aziende come Oracle, Ibm e Hpe. Ma quale sarà il suo futuro? Ce ne parla Ralf Flaxa, president of engineering di Suse, multinazionale tedesca che sviluppa e vende prodotti basati su Linux destinati alle aziende.  La nuova software company che Hpe e MicroFocus progettano di fondare ha già scelto Suse come partner preferenziale per Linux e per le attività riguardanti OpenStack.

 

Giovedì 25 agosto 2016 sono scoccati venticinque anni dal momento in cui Linus Torvalds annunciò pubblicamente il suo nuovo “hobby”. Nel 1991 Linus aveva in mente di realizzare un nuovo sistema operativo libero e aperto, ma niente di troppo grande né professionale. Arrivati al giorno d'oggi quel sistema operativo, battezzato Linux da uno dei colleghi di Linus, è stato portato su una varietà di piattaforme hardware superiore a quella di qualsiasi altro OS. Ma come, e perché, Linux si è trasformato da  “semplice hobby” al sistema operativo in più forte crescita su scala globale?

 

Ralf Flaxa, president of engineering di Suse

 

Le origini di Linux
Negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta Unix era il sistema operativo utilizzato da qualsiasi studente di informatica. All'epoca la cosa non rappresentava un particolare problema: d'altra parte si trattava di un OS robusto e contraddistinto da funzioni che andavano ben oltre quel che poteva offrire Windows, come ad esempio il multitasking. Tuttavia Unix non era libero (né gratuito) e di conseguenza gli studenti non potevano utilizzarlo a casa. Esisteva, sì, un'alternativa accessibile come Minix, ma si trattava di un sistema su piccola scala creato principalmente per aiutare i docenti a insegnare l'informatica.

Minix funzionava su un sistema Atari. Ma quando Intel fece uscire il processore 80386, requisito minimo per Linux, gli studenti ebbero la possibilità di dotarsi di home computer capaci di far girare una variante di Unix. Linus era cosciente delle limitazioni di Minix e della vastità di Unix: per questo decise di creare un proprio OS libero affinché gli studenti potessero lavorare sui computer di casa.

 

Un primo interesse
Fin dagli inizi nuovo sistema operativo suscitò interesse. Non essendovi impegnato alcun team di grandi dimensioni né un project manager, Linus prese la brillante decisione di rendere il sistema liberamente disponibile da subito. Così facendo potè coinvolgere programmatori di tutto il mondo. Motivati solamente dalla volontà di progettare un ottimo sistema operativo, studenti e appassionati presero parte all'iniziativa e cominciarono ad aggiungere funzionalità e a rimuovere bug.

Ben presto un paio di riviste dedicate a Unix sentirono parlare di questo OS e iniziarono a pubblicare i primi articoli su Linux. La cosa portò conseguentemente all'iniziale interesse di alcune aziende che vedevano le grandi potenzialità di un sistema operativo potente quanto Unix ma studiato per essere libero e aperto. Società lungimiranti presero la decisione di contribuire al processo di sviluppo donando hardware agli studenti coinvolti.

Per quanto la partecipazione delle aziende allo sviluppo di Linux sia iniziata presto, per Linus la tecnologia in sé è sempre venuta prima di qualunque questione di ordine politico o di business. Ancora oggi Linus non accetta una patch che non soddisfi determinati criteri tecnici, indipendentemente da chiunque la proponga! Linus è concentrato sulla realizzazione di un kernel Linux di altissima qualità, pertanto accetta solamente codice sorgente che aiuti il prodotto ad andare verso questa direzione.

 

Il "cuore" di Android è un kernel Linux

 

Linux entra nel mondo enterprise
Fin dai modesti albori di Linux, l'interesse delle aziende nasceva dalla speranza di ottenere Unix praticamente a costo zero. Linux tuttavia non era sufficientemente robusto: occorreva ulteriore lavoro in merito. Le aziende interessate ad ampliare e ottimizzare i propri sistemi interni trovavano difficoltà a farlo ricorrendo a Windows o a Unix, prodotti chiusi e inflessibili per natura, che provocavano difficoltà quando un'azienda provava a rispondere a uno specifico requisito. Un altro problema tipico dei costosi sistemi Unix e Windows derivava dal vincolo sul vendor.

Il principale elemento catalizzatore del cambiamento fu la disponibilità di Linux anche per piattaforme hardware diverse dal Pc, come per esempio Dec Alpha. Quando questo accadde, Linux divenne un prodotto di livello commerciale e le aziende poterono iniziare a usare questa nuova tecnologia come alternativa realistica a Unix o Windows.

Capimmo di avercela fatta nel momento in cui i primi grandi produttori hardware decisero di supportare Linux. Un buon esempio di questo sul lato hardware è stata la decisione di Ibm di investire un miliardo di dollari a favore della tecnologia. Un altro paio di esempi, stavolta sul lato software: quando Oracle ha effettuato il porting del proprio database verso Linux, e il momento in cui anche Sap ha iniziato a portare le proprie applicazioni.

 

La spinta alla trasformazione digitale
Se guardiamo al di là della pura tecnologia, dietro alla crescita di Linux possiamo osservare fattori di spinta commerciale più ampi. Oggi le aziende e le loro infrastrutture It sono cambiate fino a diventare irriconoscibili a causa dell'enfasi posta sulla trasformazione digitale. Di conseguenza, e poiché i volumi di dati prodotti da aziende e consumatori continuano ad aumentare, si sta sviluppando un crescente mercato per le applicazioni mission-critical e l'analisi dei dati.

Questo cambiamento di rotta significa che molte aziende stanno trasferendo i propri dati sul cloud allo scopo di rendere più efficienti le proprie infrastrutture It e ridurre i costi. Le soluzioni Linux offrono affidabilità e sicurezza a chi vuole migrare verso il cloud. Per questa ragione molti cloud provider come Amazon Web Services o Microsoft Azure ricorrono a soluzioni Linux nei propri data center.

Presto vedremo Linux ovunque le aziende sono solite implementare applicazioni Internet od ovunque vengano memorizzati dati. I vantaggi sono chiari: l'ininterrotto interesse verso Linux da parte di una sempre crescente community degli sviluppatori significa che i gap di sicurezza vengono chiusi rapidamente e che gli aggiornamenti avvengono più velocemente rispetto a quanto accade con i produttori di software proprietario.

 

Linux nell'uso quotidiano
Linux è diventato il sistema operativo per eccellenza negli ambienti enterprise. Ciononostante, la maggior parte delle persone interagisce con Linux quotidianamente a livello consumer, anche se spesso non se ne rende conto. Utilizzate uno smartphone Android? In questo caso state utilizzando Linux su base quotidiana. Android adotta il kernel Linux ed è mantenuto da Google. E Linux viene usato anche da una ampia varietà di altri dispositivi smart basati su Android.

Guidate una Bmw? Ecco un altro esempio di Linux che raggiunge il consumatore nelle sue attività di tutti i giorni attraverso funzionalità che vanno dalla navigazione al sistema di entertainment a bordo auto. Linux si trova in ogni aspetto del nostro utilizzo quotidiano della tecnologia. Router WiFi, dispositivi per la connettività Internet, supercomputer, smart Tv e molto altro ancora: tutto si basa su Linux.

 

 

Linux oggi
Nel 2016 Linus continua a guidare il suo progetto più famoso anche se viene assistito da un esercito di supporter. Esistono maintainer che seguono ciascun sottosistema e gestiscono un enorme volume di codice. Ogni singola patch deve essere scritta in modo chiaro e pulito: se non rispetta questi criteri, Linus e i suoi maintainer non l'accettano. Questo approccio e la purezza del sistema che conseguentemente ne deriva sono indiscutibilmente l'asset più prezioso di Linux. Da un punto di vista del codice sorgente, gli standard e i principi “open” e “free” sono stati i valori originali che hanno suscitato l'interesse di molti sviluppatori negli anni Novanta. Oggi questi stessi valori proteggono l'investimento effettuato a favore di Linux da parte di aziende e utenti, e continueranno a farlo anche in futuro.

Il mio rapporto con Linux è iniziato semplicemente come hobby e perché mi serviva per i miei studi di informatica. Il mio personale punto di svolta è arrivato quando mi sono reso conto che avrei potuto trasformare il mio hobby nel mio lavoro. Nel caso di Linux, il flusso incessante di integrazioni, miglioramenti e collaborazioni a livello mondiale non ha portato solamente a 25 anni di eccellenza, ma anche ad assicurare che questo sistema operativo continuerà ad avere successo per molti anni a venire. E quindi... buon venticinquesimo compleanno, Linux!

 

Tag: suse, sistema operativo, sistemi operativi, open source, Linux, Linus Torvalds

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