31/01/2019 di Redazione

Cyberattacco ai dati dei dipendenti Airbus

Il colosso dell’industria aerospaziale ha ammesso di aver subito un attacco informatico, in cui potrebbero essere stati compromessi dati di dipendenti. Le indagini sono in corso.

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Airbus e Boeing, insieme, dominano il 99% del mercato aerospaziale, con un duopolio ormai difficilissimo da scalfire. Eppure il primo dei due colossi dei cieli è riuscito a farsi colpire da un attacco informatico che ha compromesso i dati di un imprecisato numero di dipendenti europei. Si tratta “perlopiù di contatti professionali e di dettagli di identificazione IT”, secondo quanto annunciato ieri da Airbus, sottolineando come il data breach non abbia avuto impatto sul normale svolgimento dei processi dell’azienda.

“L’incidente”, prosegue la nota, “è stato esaminato attentamente da esperti di Airbus, che hanno agito immediatamente ed efficacemente per rafforzare le misure di sicurezza esistenti, per mitigare il potenziale impatto e per determinare l’origine dell’incidente”. Non è dato sapere se si sia trattato di un hackeraggio, di un’infezione malware o di altro ancora, perché Airbus si è limitata a dire che la violazione ha riguardato un sistema informatico chiamato Commercial Aircraft System.

E nemmeno è dato sapere quando il fatto si sia verificato ma se, come afferma, Airbus ha agito in conformità al Gdpr, allora la scoperta dell’incidente non può risalire a prima di domenica scorsa. Il regolamento europeo entrato in vigore l’anno scorso, infatti, impone l’obbligo di disclosure entro 72 ore dal rilevamento di un data breach.

L’azienda con sede a Leida, Paesi Bassi, è in contatto con le autorità competenti su privacy e Gdpr e ha correttamente informato i dipendenti potenzialmente colpiti. La buona condotta non basta però a rassicurare in merito ai livelli di protezione dell’infrastruttura informatica di Airbus. Intanto, mentre si discute dei potenziali effetti della Brexit sulla forza lavoro della società, a tutt’altre latitudini, in Australia, il suo drone a energia solare Zephyr si presta a far volare i sogni di connettività di Facebook.

 

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