08/07/2019 di Redazione

Database sempre ottimizzato grazie a Oracle Exadata X8

Una tecnologia di indexing automatico ottimizza il database in base al tipo di utilizzo che se ne fa. Un passo avanti nell’intelligenza artificiale del “database autonomo”.

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Oracle sostiene che l’Autonomous Database stia diventando il fiore all’occhiello della propria offerta, trattandosi del primo database che si auto-gestisce al mondo” grazie all’apprendimento automatico. E la “casa” più accogliente per questo software, nonché per le applicazioni cloud di Erp, customer experience, gestione risorse umane, è per Oracle la piattaforma hardware Exadata Database Machine: un sistema preconfigurato e pretestato, adatto a svolgere tutti carichi di lavoro del database, inclusi l’Oltp (Online Transaction Processing), il data warehousing, le elaborazioni in-memory e il consolidamento di carichi di lavoro misti.

 

Dopo un 2018 in cui, a detta della società di Redwood, la “piattaforma Exadata ha battuto tutti i record di vendita”, nell’estate 2019 debutta un’evoluzione di questo prodotto, identificata dalla sigla X8. La caratterizzano alcuni miglioramenti hardware e software, e soprattutto la presenza di nuove funzionalità di machine learning che migliorano le prestazioni e i livelli di disponibilità delle applicazioni rispetto a quanto permesso dalla precedente generazione X7.

 

Tra le novità di Exadata X8 c’è in particolare l’automatic indexing, una funzionalità di apprendimento automatico che permette di alla macchina di “imparare” quali siano gli schemi di utilizzo e di ottimizzare, conseguentemente, il database. Al variare degli schemi d’uso variano anche, in automatico, tutti gli indici che portano all’ottimizzazione. Altra aggiunta è una nuova funzione di monitoraggio automatizzato delle prestazioni, basato sia su intelligenza artificiale sia su best practice e sul triaging.

 

La dotazione hardware di Exadata X8 garantisce prestazioni migliori di quelle delle precedente generazione di Database Machine: i più recenti processori Intel Xeon e la tecnologia flash PCIe Nvme permettono di aumentare del 60% il throughput I/O con archiviazione integralmente Flash e del 25% il numero degli Iops (Input/output operations per second) per server di storage. Ogni server di storage Exadata X8 dispone attualmente di un numero di core superiore del 60% per l'off-loading dell'elaborazione di Oracle Database e di circa il 40% di spazio in più sulle unità disco. 

“Questi miglioramenti non comportano aumenti di prezzo”, sottolinea oracle. A proposito di attenzione ai costi, con questo modello è possibile impiegare un server di storage esteso per l'archiviazione dei dati più vecchi, per i dati di conformità o per quelli di uso sporadico. Oracle ha anche annunciato la disponibilità di Zero Data Loss Recovery Appliance X8.

 

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