09/10/2019 di Redazione

Debutta il cloud privato “chiavi in mano” di Hpe e Nutanix

Annunciate in primavere, sono ora disponibili sul mercato la soluzione Hpe GreenLake for Nutanix e l’appliance Hpe ProLiant Dx. Entrambe rappresentano un’unione fra hardware e software, utile per semplificare l’adozione del cloud in ambienti ibridi.

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Il matrimonio fra l’hardware di Hpe e il software di Nutanix ha dato i suoi frutti: la soluzione integrata per il cloud ibrido Hpe GreenLake for Nutanix e l’appliance Hpe ProLiant Dx, annunciate lo scorso maggio, sono ora disponibili sul mercato. In aprile, invece, era stato annunciato l’accordo in base al quale il sistema operativo Enterprise Cloud Os e l’hypervisor Ahv di Nutanix possono essere erogati in modalità “pay-as-you-go” attraverso i servizi GreenLake di Hpe. Le due aziende, in sostanza, stanno collaborando per rendere più semplice, per una più ampia fetta di clientela, l’adozione di un cloud ibrido privo di intoppi. 

“Grazie alla nostra offerta combinata con Nutanix, aiutiamo i clienti a fornire funzionalità cloud con maggiore agilità, flessibilità, controllo e scelta, in modo che possano concentrarsi sulle iniziative digitali che consentono loro di innovare e far progredire la loro azienda", ha dichiarato Pradeep Kumar, senior vice president e general manager dei Pointnext Services di Hpe. 

Monica Kumar, senior vice president of product and solutions marketing di Nutanix, ha invece spiegato che "Il nostro obiettivo è rendere invisibile l'infrastruttura cloud alla base, in modo che le aziende possano concentrarsi su ciò che conta di più per loro: le applicazioni. Grazie alla partnership con HPE, permettiamo a un numero sempre maggiore di imprese di trovare facilmente la giusta soluzione di cloud ibrido e di concentrarsi sul business aziendale".

 

Nutanix Ahv

 

Con Hpe GreenLake for Nutanix si ottiene essenzialmente un cloud privato, totalmente gestito da Hpe e funzionante sul sistema operativo Enterprise Cloud OS e sull’hypervisor Ahv, entrambi di Nutanix. Il costo varia in base al consumo effettivo delle risorse, come da logica tipica del cloud, e questo - a detta di Hpe - consente di evitare l’overprovisioning (cioè la sovrastima della risorse necessarie) e di ottenere un risparmio medio del 30% sulle spese di conto capitale. Questa offerta, hanno fatto sapere i due vendor, si focalizzerà inizialmente “sulla semplificazione delle iniziative in ambito end user computing, database e cloud privati dei clienti”. L’appliance Hpe ProLiant DX è invece una soluzione “chiavi in mano” creata combinando ii server ProLiant e Apollo con il software di Nutanix preinstallato. 

 

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