12/07/2016 di Redazione

Docker "facile" sul bare metal con la tecnologia open di Emc

L’azienda ha svelato RackHd Machine Driver, progetto del team Emc{code} che permette di effettuare la distribuzione di container direttamente su sistemi “nudi”, semplificando così il deployment di infrastrutture software in ambiente data center.

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Emc amplia il suo portafoglio di soluzioni open source con il lancio di RackHd Machine Driver. Nato sempre in seno al team di sviluppatori Emc{code}, il nuovo strumento si “avvale” del supporto di RackHd, sistema agnostico di gestione e orchestrazione di server e risorse di networking svelato nel 2015. Il nuovo tool consente di effettuare la distribuzione di soluzioni Docker direttamente su sistemi bare metal, semplificando il deployment di infrastrutture software. Integrandosi con Docker Machine, il componente della piattaforma di containerizzazione che effettua il provisioning automatico di tutto l’ecosistema, RackHd Machine Driver permette di gestire i server fisici assegnati a Docker Engine. Le funzionalità di orchestrazione di RackHd portano a un incremento di efficienza, in quanto l’hardware compatibile viene automatizzato e gestito tramite Api aperte.

Secondo Emc, il nuovo strumento differisce dagli altri driver presenti sul mercato, focalizzati sull’automazione di macchine virtuali e sistemi proprietari, permettendo invece agli operatori e agli sviluppatori di sfruttare facilmente l’efficienza, la libertà e la flessibilità offerta dai container e dal paradigma open source. RackHd Machine Driver, disponibile su Github, diventa quindi il complemento di Docker nei cloud privati e nei data center fisici, accelerando verso la nuova generazione di sale macchine definite dal software.

RackHd, tra le altre cose, automatizza operazioni come l’installazione di sistemi operativi di basso livello, l’aggiornamento di firmware e Bios su numerosi dispositivi. Lo scopo ultimo di RackHd è quindi favorire l’adozione di applicazioni di nuova generazione (la cosiddetta Terza Piattaforma) basate su un gran numero di server commodity e su infrastrutture eterogenee.

 

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