15/05/2023 di Redazione

E-commerce, in Italia solo il 15% sceglie i punti di ritiro

L’85% dei consumatori opta per la consegna a domicilio. Sono 160 milioni i pacchi spediti nel primo trimestre, stando ai dati di Netcomm.

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L’e-commerce è un fenomeno maturo ma in continua evoluzione, ancora in crescita costante, tanto da rappresentare uno tra i motori meglio funzionanti dell’economia mondiale. E l’Italia non fa eccezione. Un recente studio condotto da Netcomm, il consorzio nazionale del commercio elettronico, in collaborazione con The European House – Ambrosetti, ha evidenziato che la filiera dell’e-commerce e del retail digitalizzato valeva nel 2021 circa 71 miliardi di euro (+4,4% sul 2020, già un anno di forte crescita). In questa filiera rientrano sia le vendite online (marketplace e retailer totalmente o parzialmente attivi sul canale digitale ma anche piattaforme pubblicitarie, servizi integrati per la presenza Web e le attività di customer care) e i servizi a supporto, come logistica, packaging e sistemi di pagamento.

Lo studio ha calcolato che 100 euro investiti questa filiera hanno una ricaduta pari a 148 euro sull’economia nazionale; ogni 100 unità di lavoro generate in modo diretto dalle attività di e-commerce e digital retail, si attivano ulteriori 141 unità di lavoro. Considerando la crescita di fatturato delle aziende del settore privato in Italia nel quinquennio 2016-2020, oltre il 40% deriva dalla filiera di e-commerce e digital retail. Sempre a detta di Netcomm, sul totale delle vendite B2B in Italia, la quota dei canali digitali si limita oggi all’11% ma si prevede arriverà al 25% nell’arco di tre anni.


Sono dati che lasciano presagire un futuro fiorente per chi vende online in Italia. E dal consorzio di riferimento arrivano ora, alla vigilia dell’annuale appuntamento del Netcomm Forum (17 e 18 maggio a Milano), nuovi dati che fanno luce su un aspetto finora rimasto abbastanza nell’ombra: le consegne dell’e-commerce italiano. Sono stati 160 milioni i pacchi spediti nel nostro Paese nel primo trimestre dell’anno, come evidenziato dai monitoraggi del nuovo studio “Delivery Index”, realizzato da Netcomm in collaborazione con Poste Italiane.

Fanno da traino gli articoli sportivi e di abbigliamento e accessori (categoria “fashion&sport”), che hanno rappresentato quasi un quarto dei prodotti spediti nel trimestre, seguiti per quantità dai prodotti di informatica ed elettronica (18%) e da quelli per la cura della persona (“health&beauty”, 16%). Su base geografica, il Nord-Ovest ha concentrato su di s il 27,1% delle consegne, il Nord-Est il 20,6%, il Centro il 18,9%, il Meridione (isole escluse) il 23,2% e le isole il 10,1%.

 

(Immagine di Freepik)

 

“Negli ultimi anni, l’assenza di informazioni sui movimenti di pacchi generati dagli acquisti online degli italiani ha costituito un ostacolo alla piena comprensione del mercato nazionale”, ha sottolineato il presidente di Netcomm, Roberto Liscia. ll Delivery Index è la prima ricerca in Italia a promuovere la condivisione di dati sulle spedizioni e-commerce tra gli operatori del settore, fattore cruciale per ottenere risultati rappresentativi dell’intero mercato e-commerce italiano”.

Nel trimestre il tempo medio di spedizione e consegna è stato di tre giorni e mezzo circa. La consegna a domicilio è di gran lunga la modalità più scelta, presente nell’85% delle spedizioni tracciate, mentre il restante 15% ha usufruito di un punto di ritiro terzo tra locker, negozio del brand, ufficio postale o del corriere. Tendenzialmente, la quota di chi sceglie un punto di ritiro cresce tra i più giovani e tra chi abita in centri urbani di grandi dimensioni. In generale, la soddisfazione media sul servizio di consegna o ritiro è molto alto: i consumatori hanno assegnato in media nove punti su dieci.

I dati del monitoraggio evidenziano una stretta relazione tra la scelta dei consumatori rispetto alla modalità di consegna e la capillarità dei punti di ritiro, che naturalmente è più fitta nei centri urbani densamente abitati. “Questa frattura tra grandi città e piccoli centri nella possibilità di accedere a diverse opzioni di consegna”, ha commentato Liscia, “evidenzia la necessità di incentivare lo sviluppo di accordi e infrastrutture per la realizzazione di punti di ritiro su tutto il territorio, che portano benefici sia economici sia ambientali. Infatti, da una parte, sono essenziali per venire incontro alle diverse esigenze dei clienti, dando così un ulteriore impulso alla crescita del commercio multicanale; dall’altra, le spedizioni in un punto di ritiro consentono di raggruppare un maggior numero di ordini in un’unica consegna, ottimizzando il numero di viaggi e diminuendo, di conseguenza, il consumo di carburante”.

Il Netcomm Forum 2023 è in programma al MiCo di Milano il 17 e il 18 maggio. All’interno dell’evento, nella seconda giornata The Innovation Group organizza la Cloud Conference, appuntamento dedicato al tema “Cloud computing, e-commerce e nuovi ecosistemi Digitali”.

 

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