22/09/2022 di Redazione

Elezioni politiche, il Garante della Privacy interroga Meta

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha chiesto alla società di Mark Zuckerberg di fornire informazioni dettagliate sulle attività di comunicazione e fact-checking in corso.

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Le elezioni politiche italiane del 25 settembre stanno creando qualche problema a Facebook. Il Garante della Privacy italiano (GPDP, Garante per la Protezione dei Dati Personali) ha chiesto a Meta di fornire dei chiarimenti sull’attività di informazione e di fact-checking condotta sul social network in queste settimane sul tema delle elezioni. Su Facebook, infatti, è stata avviata una campagna informativa che fa comparire nel Newsfeed, solo per gli utenti maggiorenni, dei promemoria sull’appuntamento alle urne del 25 settembre.

Inoltre l’azienda sta conducendo delle attività di verifica dei contenuti a sfondo politico pubblicati sulla piattaforma social: a detta di Meta, l’unico scopo è quello di eliminare dalla i contenuti che fanno disinformazione o spingono all’astensionismo. Come già fatto in occasione di altre campagne elettorali e nel pre-elezioni in altri Paesi, la società di Mark Zuckerberg cerca di identificare queste possibili minacce collaborando con organizzazioni esterne indipendenti di fact-checking e appoggiandosi a un centro operativo virtuale.

Gli intenti dichiarati sono nobili, quindi, ma il Garante italiano vuole vederci chiaro e ha chiesto a Meta di fornire “informazioni dettagliate” sull’iniziativa, sulla tipologia di dati raccolti e analizzati e sulle misure adottate per limitare le notifiche all’audience dei maggiorenni, come riportato da Reuters e da Adnkronos.

Considerando l’increscioso precedente del caso Cambridge Analytica forse la premura del GPDP è giustificata, ma l’azienda ha prontamente fatto sapere tramite portavoce che “gli strumenti per le elezioni italiane sono stati progettati espressamente per rispettare la privacy degli utenti ed essere conformi al General Data Protection Regulation (GDPR)".

Stiamo collaborando con l'Autorità Garante per la privacy”, prosegue la replica di Meta, “per spiegare come lavoriamo per contribuire a proteggere l'integrità delle elezioni italiane e per aiutare le persone ad accedere ad informazioni elettorali affidabili provenienti dal Ministero dell'Interno".

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