19/12/2022 di Redazione

Fabbrica Intel in Germania, i tempi sono ancora da definire

Non c'è ancora una data fissata per l'avvio della costruzione dello stabilimento di Magdeburgo. I costi saranno superiori al previsto e Intel cerca fondi statali.

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Intel mette in pausa uno dei suoi progetti di produzione di semiconduttori in Europa. Anzi, no. Come noto, in seguito alle trasformazioni indotte dalla pandemia la domanda di chip a livello mondiale per circa due anni ha superato l’offerta in molti settori, dalle Cpu per server ai semiconduttori destinati all’automotive. Nel corso del 2022, però, il conflitto russo-ucraino e la conseguente crisi macroeconomica hanno spinto le aziende di ogni settore a mettere in pausa molti investimenti e questo condiziona al ribasso anche la domanda di chip. Ciononostante, il progetto di lungo periodo dell’Europa resta quello di incrementare i propri livelli di produzione da qui al 2030 anche grazie ai 43 miliardi di euro dello European Chips Act e a questi fondi si sommano gli investimenti privati dei colossi del settore, tra cui anche Intel.

L’azienda di Santa Clara nel 2021 aveva annunciato un piano da 33 miliardi di euro per la creazione di un nuovo polo produttivo in Germania, un hub di progettazione in Francia e diversi progetti di ricerca e sviluppo, manifattura e servizi di fonderia in Italia, Irlanda, Polonia e Spagna. All'Italia, in particolare, è destinato un investimento da 4,5 miliardi di euro. L’impegno totale previsto in Europa nel corso di un decennio è di 80 miliardi di euro.

La multinazionale ha scelto la Germania per uno dei progetti più importanti: la creazione di uno stabilimento per chip di  nuova generazione (con nodi di processo Intel 7, 4, 3 e 20A) che dovrà sorgere a Magdeburgo, capitale della Sassonia-Anhalt, diventando pienamente operativo nel 2027. L’avvio dei lavori di costruzione è stato fissato al 2023.

Un articolo della testata locale Volksstimme ha però dato adito ad alcune speculazioni. Nell'articolo si spiega che i costi saranno superiori alle stime iniziali e che Intel sta cercando finanziamenti pubblici per decidere le prossime mosse.

 

Un rendering del futuro campus di Magdeburgo, Germania (Fonte: Intel)

 

Anziché 17 miliardi di euro, il progetto di Magdeburgo potrebbe arrivare a costare tre miliardi in più. “Le sfide geopolitiche sono aumentate e la domanda di semiconduttori è calata”, ha detto al Volksstimme un portavoce di Intel, Benjamin Barteder.Ciò significa che non possiamo fornire una data definitiva per l’avvio della costruzione”. 
 

In realtà, quindi, il progetto non si ferma, ma la società californiana sta discutendo con le istituzioni politiche per definire i tempi e reperire l'investimento necessario. “Il gap è emerso nella situazione attuale”, ha aggiunto il portavoce. “Stiamo lavorando con partner interni al governo per portare avanti il progetto”. Il Comune di Magdeburgo ha fatto sapere che la tabella di marcia di Intel resta invariata è che per l’azienda è “del tutto normale” voler attendere che tutti i passaggi amministrativi siano definiti, prima di dettagliare una timeline. Anche Sven Schulze, ministro dell'economia del lander Saxony-Anhalt, ha rilasciato una dichiarazione simile, spiegando che “solo dopo che tutti i requisiti legali sono stati soddisfatti e, soprattutto, la procedura di notifica tra Berlino e Bruxelles è stata completata, il calendario del progetto può essere ulteriormente specificato”.

(L'articolo è stato aggiornato in data 20/12/2022 tenendo conto delle rettifiche pubblicate sui siti tedeschi Mdr,  Sueddeutsche Zeitung, Die Zeit e FAZ).

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