Più spaziosa, potente, veloce. Il “motore di calcolo” basato su macchine virtuali di Google, Compute Engine, da oggi include opzioni ancora più generose di Cpu e di GB di memoria, oltre che potenziate dall'uso dei nuovi processori di Intel Xeon (Skylake). L'offerta di Infrastructure-as-a-Service fino a ieri includeva configurazioni di macchine virtuali predefinite arrivando fino a 64 Cpu virtuali e a 416 GB di memoria, mentre da oggi è anche disponibile un'offerta da 96 Cpu virtuali e 624 GB di memoria.
Google ha anche aggiornato il proprio hardware dotandosi dei più recenti processori Intel della gamma Xeon Scalable, con architettura Skylake. Questo upgrade, a detta dell'azienda di Mountain View, garantirà ai carichi di lavoro eseguiti su Compute Engine un incremento del 20% nelle prestazioni di calcolo e dell'82% nelle applicazioni di supercalcolo (high performance computing), rispetto a quanto possibile con i precedenti chip Xeon.
Queste nuove configurazioni, inoltre, sono certificate per eseguire workload basati su Sap Hana. Si può comunque scegliere fra tre tipi di macchine virtuali da 96 Cpu, a seconda dei requisiti di memoria di cui si necessiti: “standard” (con 365 GB associati), “high-Cpu” (86,4 GB) e “high-memory” (624 GB). Tutta questa potenza di calcolo non serve? Nessun problema, perché l'offerta di Google Compute Engine è molto segmentata e non disdegna di proporre, come entry-level, macchine con una sola Cpu virtuale e 3,75 GB di memoria. L'utilizzo è, in ogni caso, scalabile e gli incrementi vengono fatturati minuto per minuto (con un addebito minimo di dieci minuti).