14/07/2020 di Redazione

Google pronta a investire oltre 10 miliardi di dollari in India

L’impegno del colosso americano è quello di accelerare, nei prossimi cinque-sette anni, l'adozione dei servizi digitali in un mercato sempre più strategico.

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Google prevede di investire 10 miliardi di dollari india tra i prossimi cinque e sette anni, come ha dichiarato ieri Sundar Pichai, presentando l’India Digitization Fund, nel quale sono contenuti i piani di investimento nel paese. "Lo faremo attraverso un mix di investimenti azionari, partnership e investimenti operativi e infrastrutturali. Questo riflette la nostra fiducia nel futuro dell'India e della sua economia digitale”, ha affermato il Ceo dell’azienda.

Gli investimenti si concentreranno su quattro aree. La prima è quella di consentire l'accesso e le informazioni a prezzi accessibili a ogni indiano nella propria lingua, sia che si tratti di hindi, tamil, punjabi o qualsiasi altra. A seguire, la realizzazioni di nuovi prodotti e servizi che sono adatti alle esigenze particolari dell’India, quindi la responsabilizzare delle imprese mentre intraprendono la loro trasformazione digitale e, infine, l’utilizzo della tecnologia e dell'intelligenza artificiale per il bene sociale, in settori come la salute, l'istruzione e l'agricoltura.

L'India è un mercato chiave per Google, dove una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui Search, YouTube e Android, sono utilizzati da gran parte della popolazione “online”. Il paese asiatico, che conta 1,3 miliardi di abitanti, potrebbe essere considerato, dalle grandi aziende cinesi e americane, come l'ultimo vasto mercato in cui crescere. Più di 500 milioni di persone sono connesse e oltre 450 milioni di smartphone sono utilizzati attivamente.

"C'è ancora molto lavoro da fare per rendere Internet accessibile e utile per un miliardo di indiani… dal miglioramento dell'input vocale e dell'informatica per tutte le lingue dell'India, al supporto di un'intera nuova generazione di imprenditori", ha affermato Sundar Pichai, che è nato in India.

L'annuncio di Google arriva in un momento in cui il Paese sembra chiudere le porte alla Cina. New Delhi il mese scorso ha vietato 59 app e servizi sviluppati da aziende cinesi, tra i quali TikTok di ByteDance, il browser UC di Alibaba Group e WeChat di Tencent. Alcuni operatori del settore ritengono che questo divieto aiuterebbe i giganti della tecnologia americana a espandere ulteriormente i loro “tentacoli” in tutta l'India, affrontando una minore concorrenza. Ad aprile di quest'anno il governo del Primo Ministro Narendra Modi ha anche modificato la politica di investimenti diretti esteri, chiedendo a tutte le nazioni vicine, inclusa la Cina, di ottenere l'approvazione da Nuova Delhi per i loro futuri affari nel paese.

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