14/09/2017 di Redazione

Il cloud di Citrix trova posto in Europa per offrire più scelta

Lo specialista in software per infrastrutture virtualizzate inaugura una nuova “regione cloud” nel Vecchio Continente, permettendo così alle aziende europee di essere in regola con la compliance di settore.

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Non tutte le aziende europee vogliono o possono spostare i propri dati su server che risiedono all'estero o addirittura oltreoceano. Il tema della compliance con le normative di settore è fra le righe dell'ultimo annuncio di Citrix: l'inaugurazione di una nuova “regione cloud” in Europa. Con questo ampliamento sarà più facile convincere potenziali clienti europei ad adottare la virtualizzazione in abbinamento al cloud, se è vero che “aziende operanti nel settore della sanità in Inghilterra o in quello finanziario in Svizzera hanno effettuato la migrazione da tecnologie Citrix on-premise ai servizi di Citrix Cloud”, come rimarcato dalla società.

Per “cloud region” si intende l'erogazione da territorio europeo di una serie di servizi. Con questa espansione, il vendor può ora contare due regioni (operative a livello globale) per Citrix Cloud, sette regioni per XenMobile, 14 point-of-presence per NetScaler Gateway e 19 aree per ShareFile Storage. “Alcuni dei principali clienti dei servizi di Citrix Cloud si trovano proprio in Europa e stanno vivendo un positivo momento di crescita”, ha specificato l'azienda.

Con l'attivazione della nuova regione, per i clienti di Citrix Cloud diventa possibile scegliere un’area durante il processo di sottoscrizione o registrazione, sebbene non per tutti i servizi sia possibile avere istanze localizzate (per i dettagli, si veda la tabella qui riportata). A tutela della sicurezza e riservatezza dei dati, Citrix non può accedere a essi né modificare la loro collocazione, spostandoli da un’area all’altra.

 

 

Un'altra novità riguarda l'aggiunta di tre lingue supportate dall'Interfaccia Utente Amministratore (UI) delle soluzioni Citrix: all'inglese si affiancano ora il francese, il tedesco e lo spagnolo. Un ulteriore segnale di quanto la società statunitense stia prestando attenzione alla clientela europea, non necessariamente angolfona. Il vendor ha poi comunicato i suoi propositi per il futuro: continuerà a supportare tutti i principali hypervisor e piattaforme cloud, aggiungerà alla propria rete ulteriori regioni cloud e allungherà la lista delle lingue supportate nell'interfaccia amministratore.

 

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