11/05/2011 di Redazione

Il cloud in Italia: le grandi aziende ci sono, le Pmi no

Il nuovo rapporto dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano mette in evidenza una discreta diffusione dei servizi e delle soluzioni “as a service” nelle imprese di classe enterprise ma al contempo rile

immagine.jpg

Dal nuovo rapporto dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano, presentato oggi a Milano, arriva in estrema un’ulteriore conferma che il cloud computing è una delle priorità per Chief information officer italiani. Dei 168 responsabili dei sistemi informativi censiti, il 66% lo considera un trend rilevante per le risorse informatiche aziendali, il 72% se ne fa “promotore e traino” in azienda e il 12% lo vede come una rivoluzione che cambierà il modo di fare It.

Criticità iniziative SaaS percepite Ex-ante e rilevate Ex-post  (clicca per ingrandire)
Fonte: Osservatorio Cloud & ICT as a Service – School of Management del Politecnico di Milano

La fotografia di sintesi dei livelli di adozione delle soluzioni in the cloud (l’indagine ha considerato le aziende che hanno attivato almeno un servizio”) è la seguente. Il 63% ha già adottato il SaaS (software as a service) puntando in particolare sulla migrazione in rete delle applicazioni di gestione delle risorse umane, dei portali aziendali, della posta elettronica, degli strumenti di Unified Communication & Collaboration e dei sistemi di conservazione sostitutiva dei dati). Il 49% ha abbracciato servizi IaaS (Infrastructure as a Service), delegando a terzi la capacità elaborativa e le risorse di storage, e il 24% ha infine mosso i primi passi in ambito PaaS (Platform as a Service).

Lo studio evidenzia inoltre come la scarsa sicurezza dei dati e l’immaturità dell’offerta si dimostrino essere fattori meno critici di quanto si possa pensare, tanto che fra le criticità maggiori lamentate dai Cio vi sono l’aspetto dell’integrazione delle soluzioni cloud con l’infrastruttura già esistente e la definizione ed il rispetto dei cosiddetti Sla (Service Level Agreement). Nonostante l’iniziale diffidenza sia ormai superata, per il momento solo il 10% dei Cio può definire la propria funzione ICT completamente “pronta” all’utilizzo consapevole del cloud e solo il 20% delle aziende risulta essere pronta a gestire le relazioni con i vendor.
 
A livello di Pmi, invece, il cloud si trova a detta dello studio in uno stato embrionale, e questo nonostante un dichiarato interesse di fondo tanto per i servizi Saas che per quelli IaaS. I primi presentano ancora oggi una diffusione nell’ordine del 2-3% per le applicazioni più diffuse (principalmente i sistemi di Crm e di di videoconferenza e software a supporto di attività amministrative e contabili) mentre per quanto riguarda i servizi infrastrutturali solo il 6% delle Pmi italiane dichiara di ricorrere alla nuvola per l’utilizzo di storage, sicurezza e backup dei dati.


ARTICOLI CORRELATI