Inbox si sacrifica per Gmail: il fratello minore deve farsi da parte per lasciare tutta la scena al maggiore. La posta elettronica per Google tornerà a essere una sola perché l'azienda di Mountain View ha deciso di mandare in pensione l'applicazione alternativa a Gmail, a quattro anni dal suo lancio. Inbox verrà ritirata dal mercato entro il mese di marzo 2019, come annunciato dalla stessa Google. Non perché sia stata un insuccesso, anzi: l'applicazione ha permesso agli sviluppatori di Big G di sperimentare e osare, introducendo alcune caratteristiche che sono poi state “adottate” anche da Gmail a beneficio di circa un miliardo di account. Il fratello maggiore, insomma, ha imparato dal più piccolo.
“Negli ultimi quattro anni”, scrive Google, “ci avete aiutato a migliorare l'email. Abbiamo portato alcune popolari caratteristiche di Inbox all'interno di Gmail per agevolare oltre un miliardo di persone a poter fare di più, ogni giorno, con le loro email”.
Inbox si distingue per alcune modalità di presentazione della posta in arrivo e per alcuni comandi: i messaggi simili vengono raggruppati, si possono creare promemoria e posticipare le risposte ad alcune email, alcuni messaggi sono etichettati automaticamente come “viaggi”, “acquisti”, “social” o “promozioni” (queste ultime due categorie sono presenti anche sull'applicazione di posta elettronica principale).
Con il suo ultimo aggiornamento Gmail ha recepito alcune di queste caratteristiche grafiche e funzionali, come i gruppi e il posticipo delle risposte, ed è plausibile che da qui a marzo 2019 Inbox possa ancora dare il suo contributo prima di rassegnarsi a scomparire. Per gli utenti sarà sufficiente transitare su Gmail, dove i loro messaggi hanno continuato a essere ricevuti e inviati grazie alla sincronizzazione con Inbox. Google ha comunque pubblicato una guida con indicazioni utili per agevolare la transizione.