25/11/2022 di Redazione

L'efficienza della sanità passa anche dallo storage

In Gruppo Pederzoli la tecnologia di Pure Storage ha velocizzato i tempi di accesso alle immagini diagnostiche, archiviando 120.000 nuovi file al giorno.

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Più di 120.000 file vengono creati ogni giorno a partire dalle procedure di diagnostica per immagini di Gruppo Pederzoli, uno dei punti di riferimento della sanità privata accreditata dell'area veronese. In seguito alla pandemia di Covid la società ha avviato un progetto di modernizzazione delle proprie applicazioni, teso a semplificare il lavoro del personale e a migliorare il servizio ai pazienti. Il sistema Pacs (Picture Archiving and Communication System) di Gruppo Pederzoli rappresentava il nodo critico del progetto, dovendo gestire ogni giorno gli oltre 120.000 file creati a partire da Tac, risonanze, ecografie e altri esami strumentali.

La società voleva velocizzare la ricostruzione delle immagini diagnostiche e dunque i tempi di prenotazione degli esami e di consegna dei referti, e inoltre desiderava migliorare la sicurezza dei dati. Il vecchio data center, tuttavia, non era più compatibile con il sistema Pacs ed era al limite della propria capacità. I dischi Sas (Serial Attached Scsi) e Sata (Serial Advanced Technology Attachment) provocavano rallentamenti operativi, che si riflettevano sul numero massimo di esami eseguibili in una giornata e quindi sui tempi d’attesa. 

La ricerca di una soluzione più performante e anche più sicuro è approdata su Pure Storage: gli array basati su tecnologia flash hanno permesso di abilitare i protocolli radiologici per il servizio Pacs direttamente dallo storage e rapidamente. I sistemi FlashArray di Pure Storage adottati da Gruppo Pederzoli permettono di sfruttare 247 TB di capacità per ciascun rack ed elevati valori di compressione e deduplicazione delle immagini.

 

Il taglio dei tempi di lettura e scrittura di dati ha consentito di aumentare il numero di esami eseguibili ogni giorno. L’altro beneficio ottenuto è la migliore sicurezza: la funzione SafeMode, integrata nei sistemi di Pure Storage, impedisce la cancellazione degli snapshot e così facendo protegge i dati dagli attacchi ransomware e preserva la continuità dei servizi. Inoltre, terzo vantaggio, il footprint del data center è stato ridotto di oltre il 75% con un significativo risparmio di spazio occupato e di energia consumata.

“Pure Storage ci ha permesso di velocizzare la ricostruzione di immagini diagnostiche”, sintetizza Francesco Corba Colombo, IT infrastructure manager dell'Ospedale Pederzoli. “Questo si traduce in un numero maggiore di esami in meno tempo e ci consente di erogare servizi migliori. Inoltre, abbiamo la certezza di poter contare su una reazione tempestiva a fronte di qualsiasi incidente o attacco cyber, risultando nel complesso ancor più convincente date le performance e il ciclo di vita garantito per ben dieci anni”. La modernizzazione dello storage ha spianato la strada a futuri progetti che riguarderanno il miglioramento dell'affidabilità delle registrazioni dei flussi video dei sistemi di videosorveglianza.

 

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