24/02/2021 di Redazione

La sicurezza resta un punto debole nei progetti di migrazione cloud

Un'analisi condotta da Sapio Research su input di Trend Micro mette in luce dubbi e preoccupazioni. La pandemia Covid-19 non ha migliorato la situazione.

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La crisi sanitaria generata dalla diffusione del virus Covid-19 ha indubbiamente accelerato la migrazione verso il cloud, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni SaaS, nell'ambito dei progetti di supporto alla crescita del lavoro remoto.

Uno studio realizzato da Sapio Research, su commissione di Trend Micro, fa notare come l'accelerazione sia stata molto significativa in alcuni settori. Per esempio, malgrado la sensibilità dei dati trattati, 88% dei professionisti in campo sanitario ha spinto per una maggior adozione del cloud proprio a causa della pandemia.

Solo il 40% dei responsabili dei sistemi informativi interpellati per la ricerca (oltre 2500 in 28 paesi nel mondo) ritiene di essere dotato di ciò che serve per rendere sicuri i nuovi applicativi nel mondo cloud. Questo significa che il restante 60% si trova ad affrontare ancora sfide molto rilevante.

Gli aspetti economici continuano a essere un fattore di preoccupazione. Il 43% del campione selezionato ha sottolineato il peso maggioritario degli investimenti legati a servizi esternalizzati e il 39% si è lamentato delle spese di sviluppo e di formazione all'interno dei processi di migrazione.

Una quota pari al 32% ha indicato quali sfide importanti la gestione delle patch e delle vulnerabilità, così come le cattive configurazioni potenzialmente pericolose. Infine, un 43% del campione che ha citato queste problematiche ha anche lamentato la mancanza di competenze disponibili come ostacolo a una più decisa migrazione verso soluzioni di sicurezza in cloud.

 

Fonte immagine: Bluecoat

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