10/10/2016 di Redazione

Le novità di Windows 10 (e dei Surface?) svelate il 26 ottobre

Microsoft ha diffuso l’invito per un evento a New York, in cui dovrebbe presentare gli aggiornamenti del sistema operativo e forse anche della premiata linea di computer. Nel frattempo Azure accoglie Easy Nxt: nuovi strumenti per gli sviluppatori in ambit

immagine.jpg

Hardware e software. Vita aziendale (ma non solo) e lavoro degli sviluppatori. Il business di Microsoft si divide sempre più tra questi due aspetti. Abbandonata ormai quasi definitivamente la strategia in ambito mobile, l’azienda di Redmond sta puntando tantissimo sulla gamma di prodotti Surface, che è riuscita a generare critiche positive (malgrado qualche problema di troppo alle batterie). Per rinfrescare la linea e dare notizie agli appassionati dei propri computer, Microsoft ha ora in serbo un nuovo evento dedicato con tutta probabilità all’hardware. Il prossimo 26 ottobre (ore 10 Edt) la società terrà infatti una presentazione ufficiale a New York. Ad oggi veramente non si sa praticamente nulla, in quanto gli inviti diffusi dal gruppo di Redmond rivelano ben poco, se non indicare vagamente Windows 10 come polo centrale dell’evento.

Ma il Web, già molto caldo sul tema dei Surface, ha iniziato a sfornare nuove indiscrezioni. Riguardo al sistema operativo, l’azienda dovrebbe pubblicare a inizio 2017 quello che finora è noto come Redstone 2. Vale a dire un nuovo aggiornamento della versione di Windows 10 rilasciata la scorsa estate in occasione del primo compleanno della piattaforma. Ma, secondo i rumors, Microsoft potrebbe svelare i tanto attesi Surface All in One, noti agli addetti ai lavori con il nome in codice di Cardinal.

Una famiglia di dispositivi che andrebbe a posizionarsi nel segmento professionale dominato dagli iMac, con un set di specifiche top di gamma. Se si dovesse dare credito anche ad altre indiscrezioni, il vendor potrebbe presentare anche nuovi mouse e tastiere, sempre legati al marchio Surface, ma compatibili con tutti i Pc Windows 10. Nel 2015, ai primi di ottobre, Microsoft svelò il Surface Pro 4, il Surface Book, i Lumia 950-950 Xl e l’indossabile Band 2 (il cui progetto sembra però oggi essere stato interrotto).

 

 

Azure si avvicina alla tecnologia al cuore dei Bitcoin

Si vedrà. Nel frattempo è certo che la piattaforma cloud Azure ha accolto da poche ore una nuova tipologia di servizio, ampliando così la propria apertura alla tecnologia blockchain. La nuvola di Redmond ha messo a disposizione delle aziende Easy Nxt, che permette agli sviluppatori di implementare più velocemente nuovi nodi Nxt senza badare troppo alle configurazioni tecniche iniziali, rimesse così completamente ad Azure.

La tecnologia blockchain alimentata da Nxt, criptovaluta e sistema di pagamento simile a Bitcoin apparsa nel 2013 grazie al contributo iniziale dell’anonimo sviluppatore Bcnext, è una piattaforma totalmente open source e si compone anche di un marketplace, di un sistema di votazione e di messaggistica e di altri strumenti. Secondo Dave Pearce della Nxt Foundation, la soluzione ha dimostrato in questi anni di essere una delle più sicure e ricche di funzionalità.

Ma l’obiettivo della community che gravita attorno a questo ecosistema è un altro, cioè rendere Nxt una piattaforma flessibile per lo sviluppo di servizi decentralizzati anche in ambiti diversi da quello finanziario. Come per esempio quello governativo. Azure presenta già un’offerta di tipo Blockchain-as-a-Service, che mette a disposizione degli sviluppatori strumenti per creare, testare e distribuire applicazioni basate su questa tecnologia in rapida ascesa.

 

 

Secondo due studi dell’Ibm Institute for Business Value, il 15 per cento delle banche e il 14 per cento delle istituzioni finanziarie intervistate intendono impiegare su larga scala i registri distribuiti già entro il 2017. Nei prossimi tre anni oltre sei banche su dieci intendono avere in produzione soluzioni di questo genere.

Fra le istituzioni finanziarie oggetto di indagine sette su dieci stanno concentrando i propri sforzi in ambito blockchain in tre aree principali: i meccanismi di compensazione e regolamento, il collocamento di titoli azionari e trading, e infine i pagamenti all’ingrosso. Nel 2015 una cinquantina di banche internazionali (fra cui Unicredit e Intesa Sanpaolo) ha dato vita a un consorzio, R3, per definire modalità d’uso e standard del blockchain.

 

ARTICOLI CORRELATI