Microsoft chiude lo storico Research Lab della Silicon Valley
Nel rispetto del piano di ristrutturazione aziendale, Microsoft ha imposto la chiusura dello storico Research Lab della Silicon Valley. Con la seconda ondata di licenziamenti sono più di 2100 i dipendenti che perdono il posto di lavoro.
Pubblicato il 19 settembre 2014 da Alessandro Marzeddu

Oggi chiude il Microsoft Research Lab. Questo è il contenuto del sintetico Tweet diffuso da Derek Murray, una delle vittime dei tagli al personale indetti da Microsoft. L'episodio si colloca nell'ambito del piano di ristrutturazione societaria che ha dato origine alla seconda ondata di licenziamenti: 2100 dipendenti a livello globale, di cui 160 in California.
Questa volta però, il taglio ha fatto cadere un avamposto storico dello sviluppo di Microsoft. Da sempre il Research Lab si occupa di attività di ricerca, e nello specifico il centro californiano lavorava a progetti di distributed computing research legati a "privacy, sicurezza, protocolli, fault-tolerance, sistemi su larga scala, architetture hardware, ricerca e servizi Internet, e altro".
In California restano altri 2500 dipendenti che lavorano a Skype, Yammer, Bing, Outlook.com e Xbox. Il portavoce ha sottolineato che il taglio del MRL non comporta il blocco delle attività, ma rappresenta un'ottimizzazione nella distribuzione delle risorse.
La società con sede a Redmond ha altri laboratori sparsi in tutto il mondo: Asia, Cairo, Cambridge (UK), Europa, India, Israele, New England, New York e Redmond. Il portavoce ha fatto sapere che parte dei ricercatori che erano impegnati al MRL verranno ricollocati, ma non ci sono maggiori informazioni al riguardo.
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