05/04/2016 di Redazione

Microsoft libererà Outlook dalla pubblicità (a un piccolo prezzo)

Debutta come test pilota la versione a pagamento della posta elettronica, ripulita dalle inserzioni pubblicitarie e con dominio personalizzato. Outlook premium costerà 3,99 dollari al mese per un massimo di cinque domini, oppure sarà gratuita per i client

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La posta elettronica di Outlook diventa più professionale. Microsoft pensa alle aziende, anche piccole, e ai titolari di una piccola attività, avviando le prime sperimentazioni di una variante premium del servizio email. Outlook Premium (questo, appunto, il nome) è ora accessibile solo su invito e solo negli States, ma la prospettiva è di farla diventare un’offerta commerciale al costo di 3,99 dollari al mese per la versione standalone, ma con un primo anno gratuito; per i clienti di Office 365, invece, sarà sempre gratuita.

Come già svelato a febbraio da alcune indiscrezioni di Zdnet e come ora confermato dagli inviti che circolano negli States, la posta a pagamento è più appetibile essenzialmente per due ragioni. La prima è la possibilità di avere un dominio personalizzato, anzi fino a cinque domini per iscrizione, il che consente di evitare le denominazioni terminanti in @outlook.com, @live.com e @hotmail.com usando invece il nome dell’azienda o dell’attività commerciale.

La seconda ragione è l’assenza di inserzioni pubblicitarie, un elemento di disturbo che fino a oggi è stato possibile eliminare pagando 19,95 dollari all’anno per un servizio come Ad-free Outlook.com. Le caselle di posta attivate verranno automaticamente sincronizzate con quelle preesistenti, così da evitare disagi gestionali, come email perse o non recapitate a causa del cambio di indirizzo. Con Outlook Premium, inoltre, gli account con il medesimo dominio (per esempio @nomeazienda) possono condividere documenti, contatti e calendari.

 

 

A detta di Microsoft, Outlook.com conta oggi oltre 400 milioni di utenti attivi. Per una parte di essi, cioè per chi usa la posta elettronica come strumento di lavoro, la prospettiva di un piccolo canone mensile (frazionabile su un massimo di cinque indirizzi), a fronte dell’assenza di pubblicità e della personalizzazione del dominio, non è certo priva di interesse.

 

 

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