27/08/2020 di Redazione

Neuralink: domani in mostra un dispositivo “funzionante”

Durante un webcast, Elon Musk presenterà i progressi raggiunti nella realizzazione dell’interfaccia cervello-computer, che è stata progettata per aiutare le persone con gravi lesioni cerebrali.

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Elon Musk, dopo una prima anticipazione a luglio, ha confermato tramite un tweet che domani 28 agosto alle 3 pm/PT (mezzanotte ora italiana) mostrerà pubblicamente, durante un evento trasmesso in streaming sul canale YouTube di Neuralink, i progressi che l’azienda ha ottenuto nella realizzazione di un’interfaccia “brain-computer”, che utilizza dispositivi impiantati nel cervello umano.

A luglio 2019 Neuralink, in un evento di lancio, aveva raccontato dettagliatamente il progetto e Elon Musk aveva spiegato che un “robot chirurgo” avrebbe impiantato in profondità nel cervello umano degli elettrodi filiformi (in pratica dei sensori) – del diametro compreso tra 4 e 6 μm, ovvero circa un terzo di quello di un capello - che si collegherebbero a un dispositivo esterno posizionato dietro l'orecchio. A quest’ultimo spetterebbe il compito di trasferire, tramite Bluetooth, i segnali cerebrali, consentendo alla persona di controllare un computer o di monitorare la propria attività cerebrale.

Domani si dovrebbero avere maggiori dettagli sul funzionamento ed è prevista anche una dimostrazione dal vivo di come vengono attivati i neuroni “connessi” al computer. Musk ha detto che la tecnologia che verrà mostrata sarà "fantastica" rispetto a quello che si è visto finora. "Non voglio esagerare, ma il potenziale, per ripristinare le funzioni cerebrali e motorie, è davvero incredibile".

Neuralink afferma che il progetto mira ad aiutare gli amputati o ripristinare le capacità visive, o la possibilità di parlare oppure di ascoltare. Finora la tecnologia messa a punto da Neuralink non è mai stata testata su esseri umani, ma i test effettuati sui primati hanno dati risultati positivi, come lo stesso Musk aveva svelato "una scimmia è stata in grado di controllare un computer con il suo cervello". L’azienda punta ad avviare la sperimentazione su un paziente umano entro la fine dell’anno.

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