11/03/2022 di Redazione

Oracle si affida al cloud per continuare a crescere

Nel trimestre di dicembre-febbraio l’azienda di Redwood ha ottenuto 10,5 miliardi di dollari di ricavi, segnando una crescita del 4%. La componente cloud galoppa più rapidamente.

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Il business di Oracle cresce, non a ritmi frenetici, ma con il traino deciso delle componente cloud. A quota 10,5 miliardi di dollari, i ricavi trimestrali del periodo di dicembre-febbraio (terzo trimestre dell’anno fiscale in corso) sono cresciuti del 4% su base annua, risultato che diventa un 7% nel calcolo a valuta costante. Il giro d’affari trimestrale della componente cloud è stato di 2,8 miliardi di dollari, corrispondenti a una crescita annua del 24% (o del 26% a valuta costante). 

 

Alla voce utile netto ci sono poco meno di 2,32 miliardi di dollari, valore in calo del 54% anno su anno. L’utile operativo Gaap è stato di 3,8 miliardi di dollari, in calo dell’1% ma in aumento del 3% a valuta costante. L'utile per azione Gaap del terzo trimestre è stato di 0,84 dollari. I numeri hanno mancato di poco le previsioni degli analisti di Wall Street, ma l’azienda ha sottolineato l’andamento positivo delle vendite se calcolate a valuta costante. 

“Nel terzo trimestre fiscale, Oracle ha conseguito una crescita del fatturato del +7% a valuta costante, il nostro più alto tasso di crescita trimestrale organica da quando abbiamo iniziato la nostra transizione al cloud", ha dichiarato la Ceo, Safra Catz. "A questo forte aumento delle entrate fa riscontro anche una solida crescita dell'utile operativo non-Gaap del 4% a valuta costante, ma il punto principale da sottolineare è che la nostra crescita complessiva dei ricavi è guidata dalle nostre attività di cloud infrastrutturale (IaaS) e applicativo (SaaS), entrambe in rapida crescita. Il fatturato IaaS del terzo trimestre è infatti aumentato del +47% a valuta costante, mentre la crescita nel SaaS è stata guidata dal nostro Fusion Cloud Erp, aumentato del +35% a valuta costante, e da NetSuite Erp, cresciuto del +29% a valuta costante. Il totale del nostro business sulle infrastrutture e le applicazioni cloud è ora superiore a 11 miliardi di dollari l'anno".

 

Il Cto, nonché fondatore dell’azienda, Larry Ellison, ha invece rimarcato i traguardi tecnologici e commerciali raggiunti nel trimestre: “Nel terzo quarter Oracle ha completato lo sviluppo della versione multi-cloud del nostro database open-source MySQL HeatWave, che già eseguibile sul cloud di Oracle di seconda generazione, Oracle Cloud Gen2. Tra poche settimane MySQL HeatWave sarà disponibile anche sul cloud di Amazon e su Microsoft Azure”. Come d’abitudine, anche nelle dichiarazioni ufficiali Ellison ha parlato fuori dai denti citando la concorrenza: “MySQL HeatWave è stato progettato per competere con Aurora, la versione MySQL di Amazon, con Snowflake e con altri database cloud”.

 

 



A detta di Larry Ellison, il responso dei clienti e degli analisti in merito al nuovo database è stato entusiasta. Secondo gli analisti di Wikibon Research, per esempio, la tecnologia di  MySQL HeatWave è al momento “di gran lunga la migliore sul mercato” (fino a sette volte più veloce di Amazon Redshift o di Snowflake, a fronte di costi inferiori) e il suo vantaggio sulla concorrenza sarà mantenuto per almeno tre anni.

“Il terzo trimestre fiscale in Italia è stato molto importante”, ha aggiunto Alessandro Ippolito, vicepresidente e country manager di Oracle Italia, “sia per i risultati conseguiti – ottimi in particolare per alcune delle nostre linee di business, ad esempio quelle relative alle soluzioni cloud (SaaS) per gestire i processi aziendali – sia soprattutto per l’apertura della nostra Cloud Region a Milano, che ci permette di essere ancora più vicini ai clienti italiani, aziende private e Pubblica Amministrazione, che hanno a cuore la sovranità e la sicurezza dei dati in cloud”.

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