10/08/2020 di Redazione

Per Facebook i post dei conservatori sono sempre veri

Sembrerebbe che il social network abbia ripetutamente ignorato le segnalazioni dei “fact checker” quando si trattava di notizie pubblicate dai repubblicani. Nelle alte sfere temevano che una eventuale censura sarebbe stata un "PR risk".

immagine.jpg

Facebook avrebbe ripetutamente ignorato i propri “fact checker” per evitare che le pagine e i post pubblicati dai conservatori potessero subire delle limitazioni a causa della diffusione di informazioni sbagliate. Questo risulterebbe da alcuni documenti resi pubblici da NBC News, dai quali è anche emerso che persone interne all’azienda intervengono regolarmente nel processo di verifica per evitare il "PR risk", ovvero problemi di pubbliche relazioni nel caso venissero censurati post di repubblicani di alto profilo.

Quando i fact checker di terze parti di Facebook contrassegnano una notizia come falsa, la diffusione viene limitata per renderne più difficile la visione. Le pagine che condividono ripetutamente questo tipo di post ricevono "avvertimenti" e, se questi diventano troppo numerosi, Facebook abbassa il ranking dei loro contenuti e blocca la possibilità di pubblicare annunci.

Le persone che gestiscono pagine popolari con un numero elevato di follower possono opporsi ai risultati delle verifiche, come hanno fatto i conservatori quando hanno accusato il social network di essere prevenuto nei loro confronti. Facebook ha deciso che la situazione richiedeva un esame da parte di persone interne all’azienda ed è quindi intervenuto il team di Facebook, "con la supervisione diretta della leadership dell'azienda". In questo modo negli ultimi sei mesi più di un post dei repubblicani, nonostante fosse stato segnalato dai fact checker, non è stato censurato e le persone che li avevano pubblicati non hanno subito conseguenze. Secondo Nbc le pagine di Breitbart, Donald Trump Jr., Eric Trump, Gateway Pundit e Diamond and Silk sono tra queste.

Il report della Nbc arriva subito dopo che BuzzFeed News ha scoperto che alcuni funzionari di Facebook, tra cui Brett Kavanaugh e il responsabile della policy globale Joel Kaplan, sono intervenuti per aiutare dei conservatori di spicco a rimuovere i fact check per evitare le conseguenze derivanti dalla condivisione di informazioni sbagliate. Sembrerebbe che il social network abbia licenziato un dipendente che, sui forum interni, metteva in dubbio queste decisioni.

ARTICOLI CORRELATI