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Per le aziende essere “noiose” può essere la scelta migliore

Come procedere, con quali metodi e tecnologie, nello sviluppo software? Kubernetes e l’approccio CD/CI sono due pilastri. Ce ne parla Nicola Buonanno, senior regional director Semea di Vmware.

Pubblicato il 14 settembre 2021 da Redazione

 

Di questi tempi, anziché cercare di fare qualcosa di eclatante a tutti i costi, nelle loro strategie di sviluppo del software e di lancio di nuovi servizi le aziende dovrebbero invece sforzarsi di essere “noiose”. Va contro i luoghi comuni il punto di vista di Vmware, raccontato da Nicola Buonanno, senior regional director Semea della società sinonimo di virtualizzazione. Il manager ci spiega che cosa significhi essere “noiosi”, quali tecnologie servano e perché oggi, nella nuova normalità post covid, alle aziende convenga scegliere questa strada.

 

 

Nicola Buonanno, senior regional director Semea di Vmware

 

Negli ultimi anni abbiamo visto un'esplosione di aziende creative e ardite. Aziende che si sono distinte per carte di pagamento dai colori sgargianti, interfacce utente stravaganti e campagne di marketing rivoluzionarie. Siamo nell’era della strategia di business audace, e molto c’è da dire su questo approccio. Non solo ha permesso ad aziende più tradizionali e affermate di cambiare e adattarsi alle mutevoli richieste dei clienti, ma ha anche portato innovazioni significative in mercati che soffrono la stagnazione. 

 

Molti progressi fatti sono finiti sotto il cappello della trasformazione digitale, ma ora che l’eccitazione iniziale è superata, dovremmo concentrarci sull'essere “noiosi”. È il momento di dedicarsi al lavoro quotidiano, assicurandosi che il business funzioni facendo in modo che gli sviluppi software siano rilasciati su base continua e non in modo intermittente.   

 

In passato l'IT è stata la causa di molti colli di bottiglia nello sviluppo del business. Ci volevano anni per consegnare progetti a costi elevati e con solo una parte delle caratteristiche promesse o previste. Inoltre, i sistemi spesso si guastavano o funzionavano male durante la fase iniziale di lancio. La maggior parte delle organizzazioni IT funziona ancora in questo modo, specialmente quelle più grandi e strutturate che hanno alle spalle anni di sistemi IT legacy. Ma una parte emergente di aziende ad alte prestazioni ha perfezionato il modo in cui l'IT progetta e distribuisce il software. 

 

I cicli di rilascio del software dovrebbero ora essere di settimane e a volte di giorni, piuttosto che di anni e mesi. Accelerando questi cicli e il modo in cui il software viene utilizzato si crea costantemente nuovo valore di business, e le organizzazioni vengono mantenute vive e fiorenti. Anche il software tende a funzionare meglio in queste circostanze. Come risultato di questi cicli giornalieri o settimanali di rilascio del software, le applicazioni evolvono in modo incrementale, l'opposto di quello che avviene con un singolo grande rollout che revisiona completamente le app esistenti e crea confusione cercando di cambiare troppo in una sola volta. Garantire un flusso di piccoli cambiamenti incrementali può sembrare noioso, ma è fondamentale per lo sviluppo e la crescita. 

 

Per un business essere noioso nel clima attuale può sembrare un rischio. Può sembrare una provocazione, ma di questo aspetto, che può apparire negativo, dobbiamo cogliere l’elemento di sicurezza e di affidabilità. Noioso non significa fare affidamento su sistemi IT legacy perché tutto sia "business as usual”. Significa che un'azienda sta usando il meglio della tecnologia per implementare i piccoli cicli di rilascio del software che passano inosservati.  

 

La tecnologia che incarna l’innovazione e l'avanguardia ma che per le sue caratteristiche può sembrare “noiosa” è Kubernetes, che appunto permette di procedere in modo incrementale. Joe Beda, uno dei pionieri di Kubernetes, ha detto alla KubeCon nel 2017 che "noioso è bello". due terzi degli intervistati (64%) di In un recente report di Vmware stanno utilizzando Kubernetes per l'esecuzione on-premises. Le aziende coinvolte nello studio stanno implementando Kubernetes all’interno della infrastruttura esistente. Questo porta benefici immediati all'azienda e aiuta a modernizzare quei sistemi IT legacy per sperare che abbiano un minor impatto sulle operations in futuro. I benefici evidenziati sono un migliore utilizzo delle risorse (56%) e cicli di sviluppo più brevi (53%), l'obiettivo ideale per l'impresa moderna e “noiosa”. 

 

Implementando la pipeline di continuous integration and delivery (CI/CD), le aziende possono accorciare i cicli di rilascio delle applicazioni costruendo e avviando automaticamente l'automazione dei test. Lavorando su cicli di sviluppo e rilascio più brevi si riduce la portata di quello che potrebbe andare o andrà storto. Se questi progetti più piccoli fanno parte di un progetto generale più ampio e vengono lanciati con un approccio waterfall sequenziale, è spesso probabile che i piccoli cambiamenti passino inosservati alla maggior parte degli utenti. In questo modo i piccoli cambiamenti si sommano per fare una grande differenza complessiva.  

 

Le aziende devono concentrarsi su come assicurarsi di fornire ai loro clienti servizi che siano superiori e migliori di quelli dei loro concorrenti. L'innovazione è la chiave per mantenere un vantaggio competitivo e l'innovazione costante è fondamentale per garantire buone prestazioni. Che sia attraverso i principi CI/CD, lo sviluppo agile del software o Kubernetes, la delivery del software deve essere regolare e nei tempi, per creare un business sicuro, stabile e affidabile. Ora, il punto in tutto questo è che quando la maggior parte del vostro stack IT è “noioso”, liberate tempo per lavorare in modo affidabile sulla parte che aiuta maggiormente il vostro business: le app che state sviluppando. Lavorate perché l'IT sia il più "noioso" possibile in modo da poter rendere il vostro business eccitante.   

 

 

Lo slogan scelto per il Vmworld 2021

 

Di sviluppo software si parlerà, fra le altre cose, nelle tre giornate del Vmworld 2021, in programma dal 5 al 7 ottobre prossimi. L’evento annuale di Vmware (rivolto a professionisti del mondo IT, partner, system integrator, fornitori cloud, aziende private e pubbliche, studenti e consulenti) sarà ricco di annunci e includerà ben 600 sessioni sia tecniche sia di scenario, oltre a laboratori “hands on”, testimonianze di clienti e seminari interattivi. Per partecipare all’evento online è sufficiente registrarsi, direttamente dal sito del Vmword 2021.

 

Tag: vmware, innovazione, applicazioni, sviluppo, kubernetes, vmworld

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