02/12/2014 di Redazione

Prezzi in calo, Android dominatore: gli smartphone nel 2018

Dai 1,3 miliardi di telefoni smart smerciati nel 2014, secondo le stime della società di ricerca fra quattro anni si arriverà a 1,9 miliardi, a fronte però di un calo del costo medio. Apple iOs perderà terreno e Windows Phone raddoppierà la sua quota, men

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Fra quattro anni compreremo sempre più smartphone Android, spendendo un po’ meno, e arrivando ad acquistare su scala globale poco meno di due miliardi di telefoni in dodici mesi. A grandi linee, è il quadro tratteggiato da Idc in uno studio che riassume l’andamento di quest’anno e traccia alcune previsioni per il 2018. Entro la fine di dicembre, nel corso del 2014 l’insieme dei vendor avrà distribuito 1,3 miliardi di terminali telefonici smart, mentre fra quattro anni si arriverà a 1,9 miliardi, con un tasso di crescita annuo del 9,8%. Percentuale decisamente soddisfacente, specie per un mercato ormai relativamente maturo come quello degli smartphone e specie se si pensa che i più giovani tablet, secondo la stessa Idc, hanno già rallentato la loro corsa.

Nel futuro vicino, i rapporti di forza fra i sistemi operativi cambieranno ancora. L’approccio “multi-segmentato” di Android, con la sempre maggiore differenziazione di prezzi e di modelli, nel 2018 permetterà al robottino di mantenere un market share dell’80%, calando solo di 2,8 punti percentuali rispetto al livello di quest’anno. L’erosione sarà in parte attribuibile a Windows Phone, piattaforma che dall’attuale 2,7% arriverà a una quota del 5,7%, mentre per iOs si prospetta un calo di un punto, dal 13,8% al 12,8% di market share.

“La politica di prezzo premium”, ha sottolineato il ricercatore Idc Ramon Llamas, “assicura a Apple una crescente porzione di profitti nonostante il declino di market share. Nel frattempo, l’approccio multisfaccettato di Android, basato su versioni differenziate e sulla strategia low-cost di Android One, produrrà risultati altalenanti, permettendo in ogni caso un maggiore inserimento nei mercati emergenti. Questo potrebbe generare crescenti pressioni sui produttori partner di Android, i quali dovranno ricercare una maggiore differenziazione”.

 

Fuori dal podio si arranca
A debita distanza dalla la triade composta da Android, iOS e Windows Phone, l’insieme degli altri sistemi operativi crescerà appena dall’1,1% all’1,6%, previsione che lascia poco margine di aspettativa a BlackBerry e ai suoi tentativi di rilancio. Come sappiamo, in ogni caso, la società canadese sta puntando soprattutto sui servizi di sicurezza e di gestione mobile (applicabili anche ad altre piattaforme) e stando al quadro di Idc sarà costretta a farlo sempre di più anche nei prossimi anni.

“A fronte del dominio di Android in termini di volume”, spiega Idc, “i sistemi operativi emergenti come Tizen e Firefox OS non potranno più competere sulla sola base del prezzo. Qualsiasi piattaforma più debole dovrà trovare capacità di attrazione radicalmente diverse per poter ottenere progressi significativi”.

 

 

Un bene sempre più accessibile
“I consumatori non dovranno più optare per terminali di fascia alta per potersi garantire un hardware e un’esperienza di qualità”, ha commentato Melissa Chau, senior research manager di Idc. “La vera domanda da porsi è: fin dove potranno scendere i prezzi?”. La direzione tracciata, se si guarda al mercato smartphone nel suo complesso, è dunque quella di un continuo abbassamento dei costi al consumo.

La crescita dei volumi e i modelli top di gamma garantiranno comunque ai produttori profitti in ascesa, dato che il giro d’affari mondiale generato dal solo hardware nel mercato smartphone passerà da 382,9 miliardi di dollari ai 451,8 miliardi stimati per il 2018. Il prezzo medio, in ogni caso, passerà da 297 a 241 dollari nel corso dei quattro anni, specie per effetto di un allargamento dell’offerta proveniente da aziende cinesi.

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