16/07/2018 di Redazione

Rolls-Royce in cerca di alleati per i taxi-robot volanti Evtol

Seguendo l'esempio di Uber ed Airbus, il produttore britannico pensa al trasporto aereo automatizzato su velivoli a decollo verticale. Prima, però, bisognerà trovare alleati tecnologici e commerciali.

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Un altro nome si aggiunge alla corsa ai trasporti senza conducente: Rolls Royce. La nuova sfida dell'azienda britannica specializzata in motori (non della Rolls Royce Motor Cars, che invece produce auto di lusso) sono i taxi-robot volanti, un'idea che sembrava fantascienza fin quando Uber non ha cominciato a parlarne, puntando a far debuttare il servizio commerciale già nel 2023 e ancor prima qualche sperimentazione in alcune città statunitensi. Ma anche Larry Page, uno dei fondatori di Google, sta sviluppando un'idea simile attraverso la startup Kitty Hawk, mentre un colosso come Airbus ha già realizzato alcuni test di volo (per ora, su tragitti brevi) con il proprio prototipo di drone pilotato dall'intelligenza artificiale.

 

Ora in Regno Unito un'azienda storica e tradizionale si svela inaspettatamente innovatrice e porta un pizzico di Europa nella competizione. Il concept presentato da Rolls Royce in occasione di una fiera dell'aviazione in corso a Farnborough si chiama Evtol, cioè Electric Vertical Take Off and Landing: è un velivolo dotato di ali e di quattro eliche, che potrà trasportare fino a quattro o cinque persone.

 

Un motore a tecnologia ibrida e una batteria che si ricarica tramite turbina a gas permetteranno dal velivolo di spostarsi a una velocità massima di circa 400 chilometri orari su tragitti lunghi fino a 800 chilometri. Le quattro eliche e le ali capaci di ruotare di 90 gradi, invece, consentiranno di decollare e atterrare in verticale, anche sfruttando le superfici di eliporti e aeroporti.

 

 

Nel presentare il progetto il direttore di Rolls Royce Electrical, Rob Watson, ha detto che la propria azienda è “ben posizionata per giocare un ruolo da protagonista nel settore emergente dei trasporti aerei personali”, e che l'attuale modello di Evtol “potrà essere pronto nei primi mesi o intorno alla metà del 2020, ammesso che sia sostenibile poter creare un modello a destinazione commerciale”. La sfida tecnica, dunque, è questione di tempo, mentre per vincere la sfida dei costi e della commercializzazione del servizio serviranno delle alleanze. Rolls Royce sta sviluppando il sistema di propulsione, ma per dei futuri taxi-robot serviranno anche software, computer vision, sistemi di gestione dei dati e di intelligenza artificiale. “Cercheremo di collaborare con una gamma di partner”, ha detto Watson.

 

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