03/11/2022 di Redazione

Servizi e soluzioni per data center spingono Lenovo, i Pc in frenata

I ricavi trimestrali calano del 4% anno su anno (+3% a valuta costante) ma la divisione Solutions and Services è in crescita del 26%.

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Il raffreddamento della domanda di Pc sta penalizzando i risultati di molti vendor tecnologici, dai produttori di dispositivi ai fornitori di semiconduttori. Lenovo non fa eccezione: sebbene l’azienda abbia chiuso il suo decimo trimestre consecutivo di crescita (anno su anno) della profittabilità, nel periodo di luglio-settembre i ricavi hanno segnato una discesa del 4% su base annua. E non accadeva dall’inizio del 2020 che segno “meno” accompagnasse la voce ricavi.

Attestandosi a 17,09 miliardi di dollari, i ricavi trimestrali di Lenovo hanno comunque superato le stime degli analisti (quelli di Refinitiv pronosticavano 16,74 miliardi di dollari) e a valuta costante rappresentano un incremento annuo del 3%. I 591 milioni di dollari di utile corrispondono a una crescita del 6%.

A fare da traino è stata soprattutto la divisione Solutions and Services, che sviluppa e vende sia hardware sia servizi e le soluzioni di data center: i suoi ricavi sono cresciuti del 26% anno su anno. Per la prima volta le vendite di servizi e soluzioni non legate all’hardware hanno superato le vendite di sistemi fisici, e ciò ha contribuito a far salire al 21,4% il margine operativo di questa divisione. Fra l'altro, in corrispondenza del trentennale della gamma ThinkSystem, l'offerta della divisione è appena stata ampliata con una raffica di nuovi prodotti e soluzioni. Per i prossimi anni, Lenovo prefigura opportunità legate ai server (la cui domanda continuerà a crescere da qui al 2025 almeno), di infrastrutture edge e di macchine per lo storage.


Il business dei Pc, di contro, oggi è statico per via del generale rallentamento della domanda (specie di prodotti consumer) dopo due anni di boom scatenato dall’adozione di massa dello smart working. La divisione Intelligent Devices, che include i Pc ma anche i tablet e gli altri dispositivi personali di Lenovo, si è comunque mantenuta profittevole anche nel trimestre di luglio-settembre.

Va comunque sottolineato che Lenovo si è confermata quest'anno il marchio di computer più venduto al mondo, con un market share del 24,4%, secondo i calcoli di Counterpoint Research.
A detta dell’azienda, se anche il mercato di Pc e tablet sta vivendo una temporanea discesa “dovuta al contesto macroeconomico”, scrive Lenovo, “nel lungo termine ci si attende ancora che sarà superiore ai livelli pre-pandemia”.


“Lenovo ha conseguito ancora una volta risultati solidi, anche in un mercato mondiale difficile, raggiungendo un miglioramento anno su anno della profittabilità per il decimo trimestre consecutivo e aumentando i ricavi di circa il 3% (a valuta costante) anno su anno”, ha dichiarato Yuanqing Yang, presidente e Ceo di Lenovo. “Le nostre attività non legate ai Pc rappresentano ora oltre il 37% dei ricavi. Sia le soluzioni e i servizi, sia le infrastrutture hanno avuto una crescita anno su anno a doppia cifra”.

 

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