03/08/2018 di Redazione

Sirti punta alle reti intelligenti per la trasformazione

IctBusiness ha intervistato Benedetto Di Salvo, a capo della divisione Digital Solutions di Sirti, per capire quali sono i risultati attuali e le linee di sviluppo della società. Agevolare la “network transformation” delle aziende è una delle missioni.

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Benedetto Di Salvo, vice president of Business Unit Digital Solutions, è uno dei manager della nuova squadra di Roberto Loiola, Ceo della società italiana leader nelle infrastrutture Ict. Di Salvo guida una delle quattro business unit in cui è stata organizzata l’attività, quella Digital Solutions, che rappresenta forse la sfida più rischiosa ma anche più affascinante della nuova Sirti (le altre tre sono Telco, Energy e Transportation, tutte basate su tecnologie e mercati già collaudati).

 

Di che cosa si occupa la divisione Digital Solutions?

Di diverse cose, che possono rientrare nell’ambito di una system integration moderna e ad alto valore aggiunto. In particolare, stiamo sviluppando una forte competenza in ambito network transformation e stiamo andando a indirizzare le esigenze delle imprese che sono sotto la spinta della digital transformation.

 

Che cos’è la “network transformation”?

Nel segmento delle reti sta succedendo quello che è successo in ambito cloud qualche anno fa, prima dell’era multi-cloud: oggi nel percorso di trasformazione digitale spesso le reti sono un collo di bottiglia. Soprattutto le reti legacy sono sicuramente un fattore che non abilita il cambiamento. Le reti e l’IT sono sempre più “vicini”, come succede ad esempio in ambito IoT, e la virtualizzazione e l’automazione si applicano anche in ambito networking, basti pensare alle tecnologie software-defined networking.

 

Nella pratica, come aiutate le aziende?

Aiutiamo le imprese a rendere le reti più flessibili e a garantire quelle policy di sicurezza e prestazioni che devono supportare le applicazioni. Tutto questo in ambienti multi-cloud, ma con la totale trasparenza per l’utente.

 

Con quali risultati?

La divisione ha chiuso il 2017 con 120 milioni di euro di fatturato e ha un piano di crescita che prevede l’obiettivo di 200 milioni di fatturato: un piano sicuramente aggressivo anche se già l’anno scorso siamo cresciuti del 20%. La crescita non sarà non solo organica ma anche attraverso merger & acquisition (alla fine di quest’anno completeremo un’acquisizione particolarmente strategica in modo da integrare le nostre competenze in ambito cloud, cybersecurity e Big Data analytics). Per Sirti siamo una divisione strategica e Pillarstone (l’azionista) ci supporta al 100% in questa strategia.

 

Benedetto di Salvo, vice president of Business Unit Digital Solutions di Sirti

 

Che tipo di barriere all’ingresso ci sono in questo settore?

Guardi, Sirti Digital Solutions ha oltre 500 certificazioni con tutti i maggiori partner tecnologici e opera con circa 300 professionisti che provengono non solo dal settore delle reti, ma anche da quelli del cloud, dell’Intelligenza Artificiale, del software. I nostri centri di competenza e i nostri laboratori coprono diverse discipline. Una delle barriere principali oggi è proprio questa: per fare bene il mestiere di system integrator bisogna avere competenze alte e diversificate.

 

Che futuro vedete per la vostra offerta e per il mercato in generale?

Il fenomeno della “network transformation” è in pieno corso, anche se in questo settore tante aziende hanno una componente legacy molto forte. Stiamo sperimentando diverse soluzioni ma quasi tutte vanno nella direzione del software-defined Networking, di algoritmi basati sul machine learning e dell’intent-based networking. Abbiamo impostato partnership importanti con università e startup, e abbiamo introdotto il concetto di Open Lab. La cosa sta funzionando: attraiamo talenti, abbiamo un ecosistema di startup e le portiamo a crescere, trasformando le loro idee in progetti industriali.

 

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